Lo scorso sabato, i maestri pizzaioli dell’INP sono entrati nella storia scrivendo i loro nomi nel glorioso ed ambito libro dei Guinness world record.
Con oltre tre ore di anticipo a Chiasso, in Svizzera, il team capitanato dal maestro pizzaiolo Errico Porzio, ha registrato un nuovo record nella produzione di pizze.
A partire dalle 11 del mattino, in piazza Indipendenza, un team di motivatissimi pizzaioli ha iniziato a sfornare pizze con l’intento di emulare il precedente record di 3575 pizze in 12 ore.
Obiettivo raggiunto e superato già intorno alle 19.30.
Uno dei grandi artefici e protagonisti di questa impresa, Errico Porzio, non può che essere orgoglioso e soddisfatto per quanto, insieme alla squadra è riuscito a compiere, come lui stesso racconta: “Il grande successo dei pizzaioli e della pizza napoletana al di là del guinness è stata straordinaria, l’affluenza nella piazza Indipendenza di Chiasso è stata incontrollabile. Una folla immensa ha invaso Chiasso e ben 4 ore prima della scadenza il record era stato già battuto. Un aspetto che dimostra che in Svizzera la pizza napoletana degnamente rappresentata dai maestri pizzaioli dell’INP ha sbancato. La presenza del direttore della guida alle pizzerie d’Italia, Vito Saturno, ha suggellato poi l’importanza dell’evento, arricchendolo di ulteriore valore.”
Con Errico Porzio e Attilio Albachiara alla guida del super-squadrone di pizzaioli che ha dato materialmente forma alle pizze sa realizzare per maturare il record, c’erano i maestri pizzaioli: Ivan di leva (Antico palazzo di Orta di Atella), Gennaro Catapano (pizzeria jolly di Palma Campania), Angelo Tramontano (‘O Sarracin’ di Nocera), Fabio Cristiano (Da Gennaro a Bagnoli), Nicola Pagano (il golosone di Striano), Salvatore Lioniello (Paradise di Orta Di Atella), Gigi Cacialli (Il figlio del presidente al Duomo), Antonio Tammaro (trattoria Caprese al Vomero), Marco di Pasquale (Il giardino degli dei di Salerno).
Inoltre, hanno fornito un supporto collaborativo fondamentale al conseguimento del guinness i pizzaioli Nino Pannella (pizzeria da Nino ad Acerra), Nicola Falanga (Haccademia di Terzigno), Vincenzo della Monica (Rosy a Cava dei tirreni), Nicola Travaglino (la tavernetta Acerra), Giuseppe Sivo (La Sorrentina Frattaminore).
Un successo festeggiato insieme a migliaia di persone, sottolineando, così, anche e soprattutto quello che è lo spirito più semplicistico della pizza: richiamare le persone, generando, in maniera spontanea, un genuino desiderio d’aggregazione.