“Per capacità di dare forma e sostanza a un personaggio originale e ben calibrato, calato in un contesto storico della Napoli di fine 800 falciata dal colera, che nonostante tutto riesce a concentrarsi su un meccanismo di indagine semplice ma ben strutturato, che fa della psicologia dei personaggi e della capacità del protagonista di sviscerarla con intelligenza il suo punto di forza.”
Con questa motivazione Diego Lama si è aggiudicato il 42°Premio Gran Giallo Città di Cattolica con il suo racconto Tre Cose.
Diego Lama,napoletano, classe ’64,architetto è noto in particolare per il progetto realizzato per la stazione della Metropolitana di Parco San Paolo di Napoli. Autore di svariati libri di architettura, fondatore della rivista nazionale di architettura Ventre e editorialista per il Corriere del Mezzogiorno,Diego Lama è anche socio fondatore di Made In Earth, associazione che si occupa di progetti solidali in India per conto di due organizzazioni umanitarie.
Il racconto di Lama verrà pubblicato nella collana de il Giallo
Mondadori insieme agli altri due racconti saliti sul podio del concorso:Un investigatore a metà di Liudmila Gospodinoff e Vento di scirocco di Maurizio Polimeni.
Il premio Città di Cattolica, nato nel 1973 da un’idea di Enzo Tortora che aveva notato come sulla spiaggia di Cattolica fosse diffusa la lettura dei gialli, è diventato negli anni una delle manifestazioni letterarie più conosciute. Dal 1981 il concorso si è trasformato nel MystFest, Festival Internazionale del Giallo e del Mistero arricchendosi di una sezione dedicata a film inediti da tutto il mondo e della pubblicazione dei vincitori del concorso letterario da parte della Mondadori.
Attualmente la Giuria del concorso letterario è composta dagli scrittori Carlo Lucarelli, Valerio Massimo Manfredi, Andrea G. Pinketts, Marinella Manicardi, Mario Guaraldi, dagli esperti giallisti della Mondadori Igor Longo e Luciana Leoni.
Tra i momenti da ricordare di questa edizione della tre giorni dedicata al noir in tutte le sue espressioni, è sicuramente da annoverare il commosso saluto inviato da Dario Argento, che per motivi di salute non ha potuto partecipare alla celebrazione del quarantesimo compleanno del suo capolavoro “Profondo Rosso“.