Appena lo scorso aprile sono state effettuate altre accurate indagini sulla manutenzione della Galleria Umberto I di Napoli.
“Il perito conferma le responsabilità del Comune come subito ipotizzato dalla difesa e dai fatti accaduti”.
Sostengono a distanza di mesi Angelo e Sergio Pisani, avvocati della famiglia del piccolo Salvatore Giordano, ragazzo di appena quattordici anni che perse la vita a Napoli, nel luglio 2014, a causa della caduta di calcinacci dalla Galleria Umberto.
“La perizia disposta dai magistrati ha confermato le ipotesi avanzate fin dal primo momento dalla difesa dei familiari: le responsabilità sono da individuare nella mancata manutenzione dello storico edificio, che spetta al Comune di Napoli ed avrebbe dovuto essere regolarmente eseguita per non mettere in pericolo vite umane”. Il quattordicenne di Marano passeggiava con degli amici per la famosa strada dei negozi, Via Roma, sempre colma di gente che viene e che va. “Sulle 130 pagine –continua Pisani – della perizia di Nicola Augenti e sugli altri punti ancora da chiarire di questa triste pagina giudiziaria era stata convocata una conferenza stampa per discutere della manutenzione dell’antico palazzo .”
Questa è solo una delle tante notizie che circolano ancora sul web in merito alla caduta dei calcinacci sulla bella Galleria in via Roma. Numerosi sono stati gli incidenti e secondo l’opinione pubblica la colpa di tali avvenimenti è in parte del Comune della città, perché non è intervenuto in tempo nel sistemare quello che oggi è un vero e proprio dissesto edilizio.
Com’è possibile che un monumento tanto importante continua a perdere calcinacci e a provocare feriti?
Dopo oltre dieci mesi dal crowdfunding per il restauro dell’edificio, ci sono ancora transenne e parapetti che sostengono la Galleria. Nonostante i lavori di manutenzione e restauro stanno procedendo, adombrando ai turisti e ai visitatori una belle più belle strade della città, continuano a cadere pezzi di cornicione sul marciapiede.