Da mercoledì 8 luglio a mercoledì 15 luglio 2015 al teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei si svolgerà la rassegna teatrale “Le verità nascoste” a cura dell’Accademia Vesuviana del Teatro di Gianni Sallustro. In scena testi di autori classici e contemporanei: da Roberto Piumini a Eduardo De Filippo, da Hannequin a Richard Conrad e da Eduardo Scarpetta a Luigi Pirandello.
Sei giorni di immersione nel mondo del teatro – dice Gianni Sallustro – durante i quali vogliamo festeggiare la mente, la creatività, la libertà di pensiero, la capacità libera di esternare le proprie emozioni, i propri sentimenti”.
Le verità nascoste sono quei sentimenti che spesso reprimiamo per paura di essere giudicati, per paura di mettere a nudo la nostra anima. Le verità nascoste sono quei colori che noi possiamo esplorare, conoscere, approfondire e mettere in gioco con la recitazione. Il teatro rimane una forma d’arte che riesce a dare stimoli, a far sperimentare i propri sentimenti, le proprie emozioni, la propria creatività.
Si comincia mercoledì 8 luglio alle 20.45 con “Favolando” di Roberto Piumini che è autore del racconto Il cuoco prigioniero da cui è stato tratto il film Totò Sapore e la magica storia della pizza. Attore, insegnante e, soprattutto, autore anche di programmi Rai (L’Albero azzurro) e di molti testi per ragazzi. In questo spettacolo in due atti Piumini parla della ribellione dei personaggi delle fiabe e di alcuni personaggi della commedia dell’arte. Tali personaggi si ribellano al fatto che gli adulti non leggono più le favole ai bambini, per cui decidono di scioperare e di stravolgere le storie che li vedono protagonisti. In questo modo Cappuccetto Rosso non sarà più una dolce fanciulla ma una ragazzina dispettosa, Pinocchio si trasformerà in un bambino ligio al dovere , il principe azzurro in un giovanotto tutt’altro che bello ma stupido, volgare e brutto …..ci sarà anche Pulcinella che vivrà mille tormenti d’amore per gli innumerevoli scherzi che gli farà Colombina.
Si prosegue giovedì 9 luglio alle ore 20.45 con “’O scarfalietto” di Eduardo Scarpetta. L’opera è stata scritta nel 1881 ed è ispirata all’opera francese La Boulé di Meilhac e Halévy, di cui però l’autore non si è limitato a fare una semplice traduzione letteraria dal francese. Scarpetta qui riprende il modello francese, e lo fa esplodere: da vero innovatore scopre forme nuove partendo dalle radici. La commedia ruota tutta attorno al personaggio di Felice Sciosciammocca, una delle maschere più frequenti nelle opere di Scarpetta e che racchiude in sé i caratteri fondamentali della commedia napoletana – e di sua moglie Amalia. I due coniugi litigano continuamente a causa dei tanti quotidiani fraintendimenti, a cominciare dall’invadente “scarfalietto” che tormenta le notti trascorse nel talamo nuziale. Un giorno, esausti l’uno dell’altra, decidono di separarsi convocando i rispettivi avvocati. A questo punto entrano in scena altri i personaggi che amalgamandosi intorno alle vicende più esilaranti dei due coniugi, convergeranno nell’epilogo in un’aula di tribunale, per quella che è una delle chiusure di atto più celebri della commedia napoletana.
Venerdì 10 luglio alle ore 20.45 sarà la volta di “I nipoti della Marchesa” rivisitazione di Eduardo de Filippo de “I nipoti del sindaco” di Eduardo Scarpetta. La trama di questa divertentissima commedia si dipana attraverso una serie di equivoci e travestimenti, senza mai rischiare di far perdere allo spettatore il filo conduttore ma, al contrario, coinvolge il pubblico nei più o meno innocenti equivoci. La semplicità regna per assicurare uno svolgimento fluido e ricco di risate immediate da parte dello spettatore. Felice, Luigino, Gennarino, Agnese, Chiaretta e Silvia sono i nipoti della Marchesa Matilde Sciosciammocca, la quale non ha mai conosciuto i nipoti, figli di suo fratello oramai scomparso, e decide di lasciare la propria eredità ai maschi perché reputa le nipoti delle poco di buono. É lo spettacolo dei travestimenti: gli uomini si camufferanno da donne, le donne si camufferanno da uomini .
Dopo la pausa per il weekend la rassegna riprende lunedì 13 luglio alle ore 20.45 con “Le verità nascoste” di A.N. Hannequin. Protagonista di questo spettacolo è il giovane Zazà, che tutti chiamano Bebè. È figlio dei ricchi Attanasio e Dorotea Albafiorita. Siamo nella Napoli di fine ‘700 e gli imbrogli che fa il giovane Zazà sono innumerevoli. Finge di studiare il diritto ma spende tutti i suoi soldi per il divertimento e le belle donne. É lo spettacolo degli equivoci, dei sotterfugi amorosi e delle bugie necessarie per nascondere quelle “verità” che celano a noi stessi e agli altri quotidianamente.
“Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello andrà in scena martedì 14 luglio alle ore 20.45. Tradita e vilipesa, Beatrice cede ai suoi umori cangianti, e – convinta dalla Saracena e dalla Trisuzza – decide di convocare a sé il delegato Spanò per sporgere denuncia per adulterio nei confronti del marito. Nulla potranno le cameriere e sua sorella Amalia che con tutte le le loro forze avevano cercato di convincere Beatrice a desistere. Il delegato Spanò, chiamato a casa di Beatrice, cerca di sottrarsi dall’ingrato compito di accettare la denuncia per poi dover indagare il Cavaliere e coglierlo in flagrante. Messo alle strette, deve alla fine cedere alle insistenze di Beatrice.Il marito di Beatrice viene cosi arrestato ma……il tradimento è stato realmente consumato?
Chiude la rassegna mercoledì 15 luglio alle ore 20.45 “Sinceramente bugiardi” di Richard Conrad. Saverio, tassista, sposato con Carla, residente a Napoli. Saverio, tassista, sposato con Barbara, residente anche lui a Napoli. Entrambi finiscono al pronto soccorso in una notte concitata, per un colpo preso alla testa. Un curioso caso di omonimia? É quello che cercheranno di chiarire i Brigadieri Ferroni e Oliva dando vita ad una divertentissima serie di fraintendimenti, coincidenze, bugie e mistificazioni continue della realtà, che conducono con ritmo crescente all’inaspettato finale. Un thriller dell’equivoco in perfetto stile Conrad.
La regia di tutti gli spettacoli è di Gianni Sallustro; gli interpreti dei sei lavori sono gli allievi dell’Accademia Vesuviana del Teatro. Ingresso libero. Per info: 081 528 94 61 – 331 35 32 137 Sito web: www.accademiavesuvianadelteatro.it