Susanna Salerno ha 25 anni e nel 2012 ha deciso di comprare un terreno in un villaggio del Togo e costruire una casa d’accoglienza per bambini orfani e disagiati.
“Capire esattamente il motivo della mia scelta è difficile bisognerebbe essere me e se devo spiegarla posso solo dire una cosa: mi rende felice farlo; questa è la mia grande e vera motivazione, che sta al centro di tutte le altre. Mi piace aiutare è vero, ma direi una bugia se spacciassi quello come mio unico e primo motivo. Sono felice se penso al progetto; alla casa che abbiamo costruito insieme alle donazioni e ai volontari venuti fino in Togo per dare una mano; sono felice quando chiudo gli occhi e sento nella mia testa la musica dei tamburi e nel mio cuore la voce delle donne che cantano in coro; felice di sapere che i bambini mi aspettano impazienti di farmi vedere qualche cosa di magnifico che potrebbe essere fare girare la ruota intorno ad un albero; felice felice felice….e non è una più che valida motivazione per rendere felice anche qualcun’altro?”
La casa d’accoglienza MAISON SANS FRONTIERES è stata costruita nel villaggio Kuma Tsame Totsi, a 5 km da Kpalimé, in Togo, su un terreno di circa mille metri quadrati.
La casa può ospitare fino a 40 bambini e con futuri aiuti si potrà ingrandire, se sarà necessario.
Sono stati acquistati altri tremila metri quadrati di terreno nelle vicinanze, in modo da poter costruire gli alloggi dei volontari e fare agricoltura per cercare di rendere la casa indipendente.
La CASA Senza Confini è un’idea venuta a Tata Susanna durante un suo progetto di volontariato, quando un bambino di nome Petit di 4 anni è diventato orfano.
Avendo trovato un luogo dove valori e tradizioni sono rimasti intatti, Tata Susanna ha pensato di creare la struttura per poter far vivere insieme tutti quei bambini rimasti orfani o abbandonati; una volta rientrata in Italia ha scritto il racconto della sua esperienza e della scelta presa, dopo la pubblicazione su internet molte persone hanno condiviso il progetto aiutando non solo economicamente ma anche inviando materiale scolastico, facendo pubblicità e offrendo la loro collaborazione per lavori professionali.
Dopo aver acquistato il terreno Tata Susanna e altri volontari sono tornati in Togo da novembre 2013 ad aprile 2014 per costruirla con le loro mani e ora le porte sono aperte a tutti i bambini orfani, maltrattati o malnutriti del villaggio e non solo.
Il lavoro è ancora tanto e Tata Susanna ha bisogno di aiuto, sia pratico, volontari motivati, e sia di fondi.
LA MAISON SANS FRONTIERES, la CASA senza confini, clicca sul link per donare il tuo aiuto e per info.