Ogni turista che si rispetti, NON può non portare a casa un souvenir del luogo in cui è stato in viaggio.
E’ un obbligo morale, un atto di devozione a cui non ci si può sottrarre, a volte diventa lo scopo principale di tutto il viaggio: andare a Venezia e non comprare la gondola o a Roma e non chiudere in valigia la riproduzione del Colosseo, rappresenta una mancanza di rispetto della città ospite, per non parlare, cosa da non sottovalutare assolutamente, che la vicina di casa o la nonnina, aspettano proprio il ritorno del viaggiatore, per riempire la vetrinetta con un altro piccolo trofeo da spolverare.
E’ come se il viaggio diventasse il loro, prendendo quel gingillo fra le mani, mentre con molta cura lo si libera della polvere, ripensano e raccontano a loro volta, qualche aneddoto della vacanza che tanto hanno ascoltato con piacere e che, con una punta di orgoglio, annoverano fra le esperienze fatte dal proprio nipotino o vicino.
E se questo viaggio si facesse a Napoli, cosa potrebbero portare i turisti alle nonnine in trepidante attesa?
Tra i souvenir più gettonati di Napoli, v’è senza ombra di dubbio la statuetta di Totò, la maschera di Pulcinella, il cornetto rosso, il tamburello con la veduta di Napoli e per finire, una bella bottiglia di limoncello.
Per acquistare questi oggetti, in qualsiasi periodo dell’anno, basta andare al centro storico, passeggiare tra i vicoli dell’antica Partenope e tra una tamorra improvvisata per strada e l’aroma del caffè, risalire Via San Gregorio Armeno.
Le statuine napoletane sono uno dei souvenir di Napoli più venduti durante tutto l’arco dell’anno, in quanto rappresentano qualcosa di strettamente legato alla città e alla sua cultura, nonché alla sua lunga tradizione di presepi, realizzati rigorosamente a mano seguendo modelli che si tramando di generazione in generazione.
Negli ultimi anni, anche la tradizione legata alla gastronomia, sta riscuotendo un successo notevole. Non è difficile che il turista, una volta assaggiata la mozzarella di bufala campana, voglia portarsene qualche chilo a casa. Niente di più facile, soprattutto se il viaggiatore è italiano o europeo, le ore di viaggio in aereo non sono eccessive e non si rischia di perdere l’acquisto perchè andato a male.
Proprio per facilitarne il trasporto, i caseifici stanno adottando confezioni di polistirolo che mantengono un ottimo stato di conservazione del prodotto.
Anche il caffè, quello tostato alla maniera napoletana, diventa un regalo di tutto rispetto. Il discorso qui è più semplice, le confezioni sono sigillate e la scadenza è notevolmente lunga.
Certo anche i “friariell” e la pizza, molti vorrebbero portarsene qualche ricordo a casa, ma per il momento dovranno accontentarsi di gustarli solo nelle tante tradizionali trattorie e pizzerie di Napoli.