• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
domenica, 29 Giugno, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Per la storica Guglia Borbonica di Portosalvo, solo degrado e abbandono.

Redazione Napolitan di Redazione Napolitan
23 Giugno, 2015
in Arte & Spettacolo
0
Share on FacebookShare on Twitter

guglia_portosalvo2

ADVERTISEMENT

Tra le guglie barocche di Napoli, l’ultima eretta in ordine di tempo, si annovera l’Obelisco di Portosalvo.

Ubicato di fianco alla chiesa cinquecentesca di Santa Maria di Portosalvo ed alla vicina fontana della “Maruzza”, occupa un’area spartitraffico risultanza delle trasformazioni subite dalla via Marina.

È un simbolo della storia di Napoli relegato all’oblio e sacrificato alla storia unitaria.

La guglia era stata innalzata dopo che il Cardinale Fabrizio Ruffo, il 13 giugno 1799, postosi alla testa dell’Esercito della Santa Fede aveva riconquistato il Regno di Napoli, usurpato dalla “Repubblica Partenopea”, restituendolo ai Borbone.

Costruito quindi per commemorare la riconquista del Regno, è un obelisco devozionale che si erge a poche centinaia di metri dal Ponte della Maddalena e da Palazzo Reale quasi a congiungere momenti significativi dell’impresa del Cardinale Ruffo.

In quel periodo Napoli si divideva tra il ceto popolare caro alla casta borbonica, e gli ideali borghesi e progressisti repubblicani.

È in questo scenario che va inquadrato il gesto del generale Championnet che, giunto a Napoli, si recò nella Cappella del Tesoro del Santo minacciando che avrebbe fatto una carneficina se il sangue di San Gennaro non si fosse subito sciolto.

Il miracolo avvenne e il popolo, credendo in uno schieramento del Santo a favore dei francesi repubblicani, tacciò San Gennaro di tradimento.

Probabilmente il Santo, generoso e lungimirante, aveva voluto salvare i suoi fedeli da una sorte atroce, piegandosi alla volontà dell’usurpatore e rischiando anche, come infatti accadde, di essere considerato un traditore.

Il Cardinale Ruffo destituì il Santo campano e lo sostituì con Sant’Antonio da Padova di cui ricorreva la festività nel giorno dell’ingresso a Napoli con l’esercito dei sanfedisti ingrossato dal popolo di Napoli urlante a gran voce “Viva ‘o Rre!”.

L’obelisco celebrativo fu realizzato in piperno, con forma piramidale sormontata da una croce, e vi furono apposti sui quattro lati dei medaglioni di marmo raffiguranti la Madonna di Portosalvo, Sant’Antonio, San Francesco di Paola a cui i Borbone erano devoti e San Gennaro con cui ci si volle così riconciliare. I realisti non ce lo volevano sul monumento e nemmeno il popolo che aveva cominciato a chiedere grazie a Sant’Antonio.

Ma Ferdinando IV pronunciò parole di riconciliazione in vista della ricorrenza del 19 settembre e fece in modo che la città ritornasse fedele al suo Santo cui era dedicato tra le altre cose il più importante corpo morale del Regno delle due Sicilie, l’Ordine di San Gennaro, riservato ai capi delle grandi famiglie del Regno e dei fedeli alla dinastia.

Sicuramente le parole di Fedinando IV servirono a smuovere le coscienze di quanti si erano sentiti traditi dal Santo Patrono di Napoli, ma il vero ritorno alla fede nei suoi confronti, avvenne nel 1804, quando il Vesuvio riprese la sua funesta attività distruttrice.

In quell’occasione, come già successo in passato più volte,  serviva un intervento divino esperto e San Antonio, con tutta la buona volontà, non era pratico. Ancora una volta San Gennaro non deluse le aspettative e portato in spalla da tanti figliol prodigi, fermò la lava e la distruzione.

E su questo nessuno ebbe dubbi.

Qualche anno più tardi, l’obelisco divenne il simbolo di una storia da cancellare, quella della monarchia napoletana cacciata prima da Napoleone e poi da Garibaldi, ed è già miracoloso che il monumento, così come le due statue equestri al Plebiscito, sia scampata alla furia iconoclasta dei repubblicani.

Probabilmente si salvò perché simbolo religioso anche se i bassorilievi cominciarono ad essere razziati.

Nel 1998, il Consiglio Comunale di Napoli discusse l’opportunità di un’integrazione culturale che accogliesse la rivalutazione di ogni periodo storico, a prescindere che si trattasse di vinti o vincitori.

Fu proposto che la degradata guglia borbonica e l’area circostante fossero restaurate.

A quella decisione seguì l’avvio dei lavori di restauro nel 2004, poi interrotti senza che l’obelisco e la Chiesa di Santa Maria di Portosalvo uscissero della rovina.

La memoria storica della città è ancora sotterrata mentre, in epoca di celebrazioni dei centocinquant’anni dell’unità d’Italia, i monumenti e le statue dedicati agli “eroi” del Risorgimento hanno ritrovato splendore e visibilità.

A cento metri dall’area di Portosalvo, il monumento equestre di Vittorio Emanuele II è il protagonista di un’apprezzabile riqualificazione urbana che evidenzia un contrasto ideologico deleterio per il decoro della città.

La guglia a tutt’oggi è ingabbiata da una struttura metallica circondata da rifiuti, avanzi di cibo e bottiglie rilasciati dagli portosalvo_gugliaextracomunitari che bivaccano ed esercitano l’attività di lavavetri in zona.

La Direzione Centrale Pianificazione e Gestione del Territorio– Sito Unesco Servizio Programma Unesco e Valorizzazione Città Storica, del Comune di Napoli, ha pubblicato un resoconto dettagliato dello stato in cui verte la Guglia e sugli interventi che andrebbero fatti:

Stato di conservazione: pessimo.

Analisi degrado: macchia, patina, patina biologica, incrostazione, alterazione cromatica, pitting, fratturazione, mancanza, deposito superficiale.

Eventuale integrazione e/o sostituzione delle parti mancanti, previa accurata indagine, da concordare con la Sopraintendenza.

Pulitura e consolidamento del basamento in piperno, delle lastre marmoree, dei pinnacoli, degli elementi lapidei aggettanti, integrazione e/o sostituzione del sistema di ancoraggio delle decorazioni.

Protezione finale. Per l’esecuzione di tutte le fasi di lavorazione dovrà realizzarsi un idoneo sistema di ponteggi di tipo autoportante, reso a norma e debitamente calcolato, dotato di idonei sistemi di sicurezza e di uno o più argani e/o paranchi per la movimentazione delle opere.

 

Tags: . napoliabbandonodegradoGuglia borbonicaobeliscoPortosalvo
ADVERTISEMENT
Prec.

‘Come l’acqua sul fuoco’: a Castel dell’Ovo in mostra il food design

Succ.

Esplode bombola d’ossigeno: donna muore sul colpo

Può interessarti

Coca-Cola Pizza Village 2025: sul palco una squadra da stadio tra hit, emozioni e grandi ritorni
Arte & Spettacolo

Coca-Cola Pizza Village 2025: sul palco una squadra da stadio tra hit, emozioni e grandi ritorni

27 Giugno, 2025
Teatro Augusteo: presentato il cartellone della stagione teatrale 2025/26
Arte & Spettacolo

Teatro Augusteo: presentato il cartellone della stagione teatrale 2025/26

27 Giugno, 2025
Napoli celebra i 120 anni della Polizia Scientifica con la mostra “La verità nelle tracce”
Arte & Spettacolo

Napoli celebra i 120 anni della Polizia Scientifica con la mostra “La verità nelle tracce”

27 Giugno, 2025
Morto all’età di 75 anni l’attore Alvaro Vitali
Arte & Spettacolo

Morto all’età di 75 anni l’attore Alvaro Vitali

24 Giugno, 2025
Outdoor Film Festival, ospite la star di “Stranger Things” Noah Schnapp
Arte & Spettacolo

Outdoor Film Festival, ospite la star di “Stranger Things” Noah Schnapp

24 Giugno, 2025
Dal 21 aprile al Teatro Augusteo di Napoli, Sal Da Vinci in “Siamo gocce di Mare”
Arte & Spettacolo

Napoli celebra Sal Da Vinci: concerto-evento in Piazza del Plebiscito il prossimo 6 settembre

24 Giugno, 2025
Succ.
Esplode bombola d’ossigeno: donna muore sul colpo

Esplode bombola d'ossigeno: donna muore sul colpo

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

Cercola: sorpresi dai carabinieri mentre tentano di rubare pneumatici, arrestate 2 persone

Spari fuori dalla discoteca: ferito un buttafuori nel Salernitano

di Redazione Napolitan
29 Giugno, 2025
0

Una notte di paura sul litorale sud della provincia di Salerno. All'esterno di una discoteca situata nel comune di Pontecagnano...

Napoli, Pasqua da record: sole, armonia e boom di turisti

Napoli: ritrovato in mare il cadavere di un uomo, indagini in corso

di Redazione Napolitan
29 Giugno, 2025
0

Una tranquilla mattina d'estate sul lungomare napoletano si è trasformata in scena di un mistero inquietante. Intorno alle ore 8...

Sub trovato morto in mare nel napoletano, segni di ferite sul cranio

Bimbo di 5 anni finisce al largo col materassino, salvato dalla Guardia Costiera

di Redazione Napolitan
29 Giugno, 2025
0

Una giornata di mare ha rischiato di trasformarsi in tragedia, ma grazie all'intervento provvidenziale della Guardia Costiera si è conclusa...

Castel Volturno in lutto: muore a 16 anni Luigi Petrella, investito da un’auto pirata a Mondragone

Mondragone: 16enne morto in scooter, arrestato il pirata della strada

di Redazione Napolitan
29 Giugno, 2025
0

Una comunità sconvolta, una giovane vita spezzata e un presunto colpevole con un passato criminale alle spalle. È questa la...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?