L’obelisco o guglia di San Gennaro si trova in Piazza Sisto Riario Sforza, in prossimità del Pio Monte della Misericordia.
In questo luogo si crede fosse esistito in epoca Romana il Tempio di Giove o di Nettuno.
La sua costruzione, la prima realizzata a Napoli, cominciò nel 1637 (data che lo rende il più antico della città) per volere della Deputazione del Tesoro di San Gennaro.
La Guglia è un capolavoro barocco in marmo di Cosimo Fanzago e fu eretta, come ex voto, per rendere grazie al Santo Patrono di Napoli che, nel 1631, preservò la città dalla lava del Vesuvio.
Gli antichi storici napoletani narrano che in quell’anno il Vesuvio subì un’eruzione di una così grande intensità da oscurare con le sue fiamme ed il suo fumo la luce del sole.
Il popolo napoletano, terrorizzato da questa grande eruzione ma fiducioso nella protezione del Santo Patrono, allestì una processione per invocare l’intervento del Santo il quale, si narra, si manifestò tra i raggi del sole facendogli illuminare la Cattedrale e poi benedisse la Città.
A seguito di questo prodigio, il popolo in processione si avviò verso il Vesuvio e miracolosamente, il grande fiume di lava incandescente deviò il suo percorso allontanandosi così il grave pericolo da Napoli.
Nel luogo dove si svolgevano per tradizione, con addobbi, luminarie e rappresentazioni in musica e di teatro sacro i festeggiamenti esterni dedicati a San Gennaro, iniziarono, quindi, nel 1637, sotto la direzione di Cosimo Fanzago, i lavori per l’edificazione della Guglia; lavori che furono completati nel 1660.
La Guglia si compone di una base con quattro volute a sirene senza fondamenta, alte comunque ben ventiquattro metri e culminanti in un capitello ionico ornato con puttini alati, che sorregge la statua bronzea di San Gennaro, opera di Tommaso Montani, inizialmente destinata alla Tribuna della Cappella nella Cattedrale.
Il basamento un tempo incorporava un autoritratto del Fanzago, pure in marmo, oggi al Museo di San Martino.
Esso rappresenta un monumento di culto per i fedeli e per i turisti.