Ventidue scarichi abusivi, tra cui opere di contenimento di reflui e rifiuti liquidi che finivano direttamente in mare, sono stati individuati dagli uomini della Guardia Costiera di Torre del Greco lungo il litorale del Miglio d’Oro.
La rigogliosa selva digradante verso il mare, il panorama che spazia su tutto il Golfo di Napoli con vista su Capri, Ischia e Procida, il prestigio della presenza della dimora reale (Reggia di Portici), il fascino delle vestigia dell’antichità (scavi di Ercolano) e la mitezza del clima, avrebbero potuto rendere questa, una zona turistica dal valore inestimabile.
Ma il destino del litorale, ha seguito una strada molto diversa, a partire dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale e dalla successiva speculazione edilizia, fino ai giorni nostri.
Causa ed effetto, mai come in questo caso, sembrano essere due fenomeni inscindibili.
Il 9 Giugno sono venuti alla luce, probabilmente anche a causa del mal tempo dei giorni precedenti che ha peggiorato la situazione, 22 scarichi abusivi, delle vere e proprie fogne a cielo aperto, che renderanno quasi impossibile il recupero del mare in quella zona.
L’attività condotta vicino ad abitazioni e insediamenti produttivi ha portato alla denuncia di venticinque persone. Ad Ercolano in due fabbricati sono state rinvenute vasche destinate alla raccolta di reflui e l’apertura di scarichi di acque reflue domestiche che, privi di trattamento, finivano nell’alveo principale di bonifica e, attraverso di esso, in mare.
Lungo lo stesso tratto cittadino, costeggiante l’alveo principale di bonifica, è stato sottoposto ad accertamenti un terzo fabbricato: gli uomini della Guardia Costiera hanno individuato scarichi abusivi e strutture di contenimento di rifiuti liquidi, realizzate senza autorizzazioni che lasciavano finire senza trattamento i reflui lì stoccati lungo il canale tombato.
Ai proprietari delle abitazioni e degli esercizi commerciali, sottoposti al controllo, sono state elevate sanzioni per un importo complessivo di oltre 50mila euro.
A Torre del Greco a seguito di accertamenti eseguiti in un impianto di depurazione sono stati elevati a carico del gestore due verbali amministrativi, rispettivamente per apertura ed effettuazione non autorizzata di scarico e per il superamento dei limiti tabellari previsti dal testo unico ambientale.