Da giorni è ufficiale l’incarico di Maurizio Sarri come nuovo allenatore del Napoli e, al di là delle critiche, possiamo dire che porta aria nuova in città. Non tutti conoscono il passato di questo allenatore, che è molto riservato, che lavora da tanti anni in questo campo, e con molta professionalità, e che forse è arrivato troppo tardi in una piazza importante rispetto a tanti altri suoi colleghi che hanno avuto quasi subito un onore del genere senza, però, ottenere grandi risultati.
Maurizio Sarri nasce a Napoli il 10 Gennaio 1959 e vive i suoi primi tre anni di vita nel quartiere di Bagnoli, dove lavorara il padre (che guidava le gru nell’Italsider). Si trasferisce, poi, con la famiglia a Figline, in Toscana, e quindi per l’età troppo precoce non ricorda nulla o quasi della sua vita in Campania, eppure il tifo per i colori azzurri resta sempre nel suo cuore.
Inizia ad approcciare con il mondo del calcio come giocatore dilettante, al quale alternava il ruolo di dirigente di banca; ma è come allenatore che Sarri trova la sua vera dimensione ed ottiene buoni risultati all’esordio con la Faellese e con la Cavriglia e l’Antella. Nel 2000 viene assunto dal Sansovino e, in soli tre anni, portò la sua squadra dall’Eccellenza alla Serie C2.
L’esperienza al Sansovino segna anche il suo unico trofeo messo in bacheca: la Coppa Italia di Serie D, nell’annata 2002-2003. Allenatore puntiglioso (da qui il nome Mister 33, che il giornalista Fabrizio Ferrari gli attribuì) Sarri ha sempre dato grosse soddisfazioni alle piazze in cui ha allenato. Tuttavia, visto la sua mancanza in passato di calciatore professionista, non poteva allenare tra i professionisti (la ex C2) e questo, soprattutto dopo la vittoria della Coppa Italia di Serie D, portò tanti quotidiani a interessarsi del suo caso, tanto che gli fu concessa una delega per allenare una squadra tra i Pro.
Il presidente della Sangiovannese non si fece mancare l’occasione e nel 2003 lo assunse alla guida della prima squadra di Valdarno. Intuizione indovinata, perchè Sarri portò subito i toscani in Serie C1 e mantenne la categoria l’anno successivo. L’esordio in Serie B arriva con il ripescato Pescara, nel 2005-2006 e l’anno successivo con l’Arezzo, sempre in Serie B e al posto dell’esonerato Antonio Conte, riesce nell’impresa di uscire imbattuto nelle due trasferte di Torino (contro la Juventus) e Napoli (contro la sua attuale squadra), nonchè di battere nell’andata di Coppa Italia il futuro Milan campione d’Europa.
Da li si alternano varie esperienze, subentri, dimissionii ed esoneri, fino ad arrivare nel 2012 ad Empoli, dove ottenne risultati minimi all’inizio dell’avventura, per poi arrivare fino alla finale play-off di B persa contro il Livorno. La promozione arrivò, comunque, l’anno successivo e nel 2014/2015 ha potuto assaporare per la prima volta in carriera il palco della Serie A, chiudendo un’ottima annata con il suo Empoli.
Dal Giugno 2015 è il nuovo allenatore del Napoli, prima vera grande esperienza per mister Sarri che ha deciso di dare un calcio alla “sfortuna”, abbandonando la sua esperienza 17 (l’Empoli) per iniziare la numero 18 con i colori azzurri del capoluogo campano.