Renato Scarpa, milanese classe 1939, è uno dei più apprezzati attori del cinema italiano.
Inizia la sua carriera a teatro, alternando gli studi in architettura alla sua grande passione per la recitazione, esibendosi al Teatro Gerolamo di Milano.
Decide dunque di trasferirsi a Roma per studiare al Centro Sperimentale di Cinematografia.
La sua carriera sul grande schermo inizia alla fine degli anni 60 sotto il segno di grandi registi: debutta con “Sotto il segno dello scorpione” dei fratelli Taviani e figura poi in “Nel nome del padre” di Marco Bellocchio. La sua versatilità ne fa anche un pregevole attore comico ed è infatti diretto da Verdone in “Un sacco bello” nel 1979.
Nel 1981 incontra sul set di “Ricomincio da tre” Massimo Troisi, del quale diventerà grande amico. In quest’ultimo film interpretò l’indimenticabile ruolo del complessato Robertino attaccato alla gonna di mamma nonostante la sua non più tenera età.
“Io non feci altro che pigiare sulla mia autobiografia di figlio unico di madre vedova e orfano di guerra e nacque il personaggio di Robertino, che mi fece sentire per la prima volta celebre” – ricorda Scarpa. Aggiunge inoltre un episodio buffo legato a questo personaggio interpretato: una signora a Napoli gli disse che in quel film sembrava un perfetto ebete e l’aveva fatta ridere di cuore. “Evidentemente l’interpretazione era riuscita”, commenta divertito l’attore.
Scarpa lavorò con Troisi anche nel film “Il postino” di Michael Radford nel 1994. A proposito di questo sodalizio artistico e affettivo con l’indimenticato attore napoletano, commenta Scarpa: “Lavorare con Massimo è stata una grande fortuna. E’ stato un dono per me potergli stare vicino, lo considero un regalo che mi ha fatto la vita. Massimo era un inusuale e limpido professionista, ma prima di tutto un uomo dallo sguardo trasparente. Ebbi subito per lui una grandissima simpatia, ci intendemmo immediatamente”.
Sempre a proposito di Troisi, Scarpa non perde mai occasione per ricordare con affetto l’amico e collega. Nell’ottobre del 2013, quando è stato chiamato a ricevere il premio alla carriera, ha dichiarato: “Essere segnalato per un premio a nome di Massimo Troisi è un grandissimo onore. Lo dico sempre: lui sarebbe il portabandiera dell’unica vera grande rivoluzione di cui il nostro Paese ha bisogno, l’onestà “.
Altra nomination avuta da Renato Scarpa durante la sua ricca carriera è stata il David di Donatello come miglior attore non protagonista per il film “Habemus Papam” di Nanni Moretti nel 2011, dove Scarpa torna ad essere diretto da Moretti dopo dieci anni dalla sua interpretazione ne ” La stanza del figlio”.
Senza mai abbandonare il teatro e anche il piccolo schermo, si ricordino le partecipazioni di Scarpa a sceneggiati televisivi e film per la TV come “Trilussa – Storia d’amore e di poesia” e “L’ultimo papa re”, l’attore milanese ha recitato al fianco di attori internazionali come Vincent Cassel e Shirley Henderson nell’episodio “Le due vecchie” del film “Tale of tales” di Matteo Garrone, uscito al cinema proprio nel 2015.