Sotto la città di Londra scorrono fiumi di cocaina, più di ogni altra città d’Europa. E’ proprio così, nelle fogne della capitale inglese vi è un’altissima concentrazione di cocaina: Londra batte in questa singolare classifica la capitale dell’Olanda, Amsterdam, e dal capoluogo delle Fiandre, Anversa.
L’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze ha analizzato le acque di scolo di 50 città, e ha pubblicato il suo ultimo rapporto: l’anno scorso nel sottosuolo di Londra sono passati 737 mg di cocaina al giorno ogni mille abitanti. È una media settimanale, perché la concentrazione di cocaina nelle fognature della capitale tocca il picco ogni venerdì e sabato, ma si abbassa in modo drastico tra domenica e lunedì.
Anche la diffusione di ecstasy è fra le più elevate del continente, e secondo il governo l’8,2% degli adulti nel Regno Unito ha fatto uso di droga e il 2,6% di quelle pesanti. Dalla ricerca dell’Osservatorio, condotta prelevando campioni di acque reflue in 23 città di 11 paesi europei nel 2012, e in 42 città di 21 paesi nel 2013, emerge che se l’ecstasy e la cocaina nel continente sono gli stupefacenti da weekend, il consumo di cannabis e metamfetamina non cala mai nel corso della settimana.
L’Italia, in questo studio, è rappresentata da Milano. L’indagine, affidata all’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, evidenzia l’uso di cocaina su livelli medi, simili a quelli di Parigi e Copenhagen, ma al contempo inferiori a Zurigo, Anversa, Londra e Barcellona.
In particolare la ‘polvere bianca’ piace ai Paesi dell’Europa occidentale e del Sud, meno ai Paesi dell’est e alla penisola Scandinava. Ma per quanto concerne amfetamina e metamfetamina, però, il gradimento si inverte: l’uso è più marcato nella penisola scandinava e in alcuni paesi dell’Est Europa. Olanda, Francia e Serbia, sono invece le capitali della cannabis, seguite a ruota da Grecia, Spagna e Belgio.
Il Rapporto annuale dipinge una situazione complessivamente stabile riguardo alle droghe comuni, la vera minaccia invece arriva da quelle sintetiche, in particolare stimolanti e nuove sostanze psicoattive.