Stamane, si è spento all’età di 90 anni, presso la clinica Valleverde di Roma, Giacomo Furia, icona tra le icone del cinema e del teatro Made in Naples.
Muore così l’ultimo baluardo dell’”Oro di Napoli” che, grande tra i grandi, ha recitato accanto a Totò, Peppino, Sofia Loren.
Una carriera nata grazie ad un’accidentale cocktail a base di talento, fortuna e casualità: nato ad Arienzo, un sommesso comune in provincia di Caserta, il giovane Giacomo fin da ragazzo frequenta l’ambiente teatrale dilettantistico napoletano e dopo il diploma in ragioneria all’Istituto Armando Diaz di Napoli, un vecchio amico gli offre un lavoro di doposcuola estivo di matematica. L’allievo è Luigi De Filippo, figlio di Peppino De Filippo e nipote di Eduardo De Filippo e Titina De Filippo. Comincia così a frequentare casa De Filippo in Via Vittoria Colonna. Eduardo apprezzerà presto le sue qualità di attore e lo vorrà in compagnia.
Debutta a teatro il 7 dicembre 1945 con la compagnia di Eduardo De Filippo.
Al teatro napoletano Santa Lucia è in scena Napoli milionaria: Giacomo Furia interpreta il ruolo di Peppe ‘o cricco. Eduardo gli offre questo ruolo, importante per un esordiente, a seguito del forfait dell’interprete titolare. Mentre l’esordio cinematografico avviene nel 1947 sotto la regia di Mario Mattoli con Assunta Spina, nel ruolo di Tifariello al fianco di una sanguigna Anna Magnani nella parte della protagonista.
Questo fu l’incipit di una carriera che lo ha poi portato ad interpretare molteplici ruoli divenuti leggenda: da Cardone de «La banda degli onesti» al falsario pasticcione al fianco di Totò e Peppino De Filippo, non dimenticando Rosario, ingenuo marito della bella pizzaiola Sofia Loren ne «L’oro di Napoli».
Giacomo Furia era l’ultimo grande caratterista del cinema italiano, oltre che uno degli ultimi attori viventi che aveva diviso la scena con il grande Totò, al fianco del quale aveva girato ben 17 film.
Nel 1997 è uscita la sua biografia «Le maggiorate, il principe e l’ultimo degli onesti»: un autentico testamento artistico contenente 30 storie inedite su Totò, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, i fratelli De Filippo, Vittorio De Sica e Tina Pica, scritte dal giornalista Michele Avitabile e raccontate da Giacomo Furia, con una commovente lettera prefazione di Sofia Loren.
Un altro pezzo pregiato della storia del teatro e del cinema napoletano abbandona le terrene spoglie per vestire gli eccelsi abiti dell’eternità.