“Erano già le 7 e mezzo quella mattina dell’11 dicembre, e i miei genitori erano ancora indecisi se farmi nascere in casa o in ospedale. Mio padre preferiva che io nascessi in casa. Mia madre no: c’era troppo disordine, panni da stirare, i letti disfatti, in cucina c’era puzza di pesce fritto della sera prima. Fecero testa o croce con le mille di lire di carta. Lanciarono i soldi in aria, volarono e non li trovarono più…”
La stessa autoironia che contraddistingue Nino Frassica e che gli ha permesso di affermarsi come comico e attore è quella che emerge dalla sua autobiografia, edita nel 2014 da Mondadori, dal titolo “La mia autobiografia ( 70% vera, 80% falsa)”.
Antonino Frassica, detto Nino, uno dei comici più apprezzati dal popolo Italiano, entra da subito a far parte del mondo dello spettacolo, dopo solo una anno di studi presso il Piccolo di Milano, viene, infatti, notato da Enzo Arbore che nel 1983 lo chiama per interpretare una parte in “FF.SS.” – Cioè: “…che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?” e sempre con Arbore due anni dopo partecipa al varietà “Quelli della Notte” fino all’approdo nelle case degli Italiani con la fiction Don Matteo, dal 1999 in onda.
Nino prende parte a numerosi programmi televisivi, tra i quali: Markette, condotto da Chiambretti; Fantastico; Colorado Caffè; Domenica In. Il suo talento multiforme gli permette di essere chi vuole, di interpretare ogni ruolo: dal conduttore di programmi radiofonici, come nel luglio del 2011, insieme al cantautore Simone Cristicchi, in Meno Male che c’è Radio2; alla “Iena”, nell’ambito della stagione autunnale del programma di Italia1, quando lavora da inviato sotto il nome di Tommi Paradais insieme a Pietro Pulcini per disturbare le riprese di alcuni programmi e film televisivi.
“Ho scelto di fare un mestiere in cui è più difficile farsi una famiglia, anche Arbore non ha figli”, dopo otto anni di matrimonio ed un divorzio nel 1993 da Daniela Conti, con poche parole rilasciate non molto tempo fa in un intervista a Fanpage, Nino spiega come la sua brillante carriera lo assorbe a tal punto da lasciare poco spazio alla sua vita privata, della quale si sente parlare veramente di rado.
Frassica è un interprete e degno rappresentante di quella comicità “old style”, semplice, essenziale, peculiare degli anni in cui era tanto in voga il cabaret italiano, il cabaret “all’italiana”. Un vip, uno dei pochi, che non ha mesi vestito ed esibito i saccenti abiti della presunzione, seguitando a preservare un umile e sincera semplicità, tipica di chi “non ama prendere sul serio anche le cose serie”, omaggiando, sempre ed impeccabilmente, proprio quell’ironia che adorna e farcisce “l’arte della sdrammatizzazione” che scorre nelle vene degli italiani ed, in particolar modo, dei meridionali.