Prima Sinisa Mihajolovic, andato al Milan, poi Unai Emery, che dovrebbe prolungare con il Siviglia, e adesso? Per il Napoli la questione allenatore diventa sempre più ingarbugliata.
Tra poco più di un mese ci sarà il raduno a Dimaro e gli azzurri non hanno ancora né un allenatore, né un direttore sportivo, figure fondamentali per costruire la nuova rosa.
Aurelio De Laurentiis si trova ora con i petali della sua margherita strappati e la lista è sempre più ristretta. Vincenzo Montella, che fino all’ultima di campionato sembrava lontano da Firenze, adesso è pronto a rinnovare e continuare l’avventura viola con la Fiorentina; Prandelli, dopo le delusioni del Mondiale con l’Italia e la sfortunata avventura in Turchia con il Galatasaray è un’ipotesi fattibile, ma non riscontra il pieno accordo della tifoseria. Stesso discorso vale per Roberto Di Matteo, vincitore della Champions League con il Chelsea che però non ha ancora quell’appeal europeo.
Restano in piedi allora solo due ipotesi (ma comunque non scartiamo affatto Cesare Prandelli) che sono Luciano Spalletti, ex Roma e Zenit San Pietroburgo, e Maurizio Sarri che ieri ha rassegnato ufficialmente le sue dimissioni da tecnico dell’Empoli. Il tecnico toscano sarebbe felicissimo di tornare in Italia e anche in una piazza importante come quella di Napoli, il presidente in queste ore ha inviato un’offerta e attende la risposta di Spalletti.
Maurizio Sarri è un nome che circola dalla giornata di ieri dopo aver lasciato la panchina dell’Empoli e dopo aver avuto contatti in passato anche dal Milan, potrebbe essere la sorpresa della panchina azzurra. Stagione importante e bel gioco in toscana per il tecnico che sa come valorizzare i giovani; la questione, però, è la solita: può essere in grado di gestire una squadra che lotta per le prime posizioni e gioca su tre fronti, anzichè lottare per la salvezza? Rebus che è vivo nella mente di AdL.
Spalletti, Emery, Sarri, Prandelli, Di Matteo, Mihajlovic, troppo nomi astratti e poca concretezza, il tempo passa, le altre big si muovono e il Napoli per ora resta al palo.