Tra le mode più stravaganti e rivoluzionarie che negli ultimi anni si sono sviluppate ampiamente tra giovani e meno giovani, un posto particolare lo merita la tendenza di scalfire tatuaggi sul corpo, incisioni indelebili che “marchiano” la pelle nuda. Da qualche anno, però, la moda del tatuaggio è stata soppiantata con una nuova e particolare tendenza: la scarnificazione. Un fenomeno che sta dilagando in tutta Europa. Si tratta di una pratica molto dolorosa e di continuo criticata per le conseguenze e le tracce vive che lascia sulla pelle di chi si sottopone all’incisione.
Sono sempre più numerose, infatti, le persone che si sottopongono a questa dolorosa pratica. La scarnificazione consiste in sostanza nel farsi incidere la pelle, in particolar modo per ottenere dei tatuaggi in 3D. Si tratta di un nuovo traguardo raggiunto dalla body art, la moda dei tatuaggi comuni non fa più effetto. L’incisione della scarnificazione avviene attraverso una procedura che prevede l’uso di un particolare strumento chirurgico elettrico: la macchina brucia la pelle e la cauterizza, lasciando visibile il sangue sotto l’epidermide incisa a nudo.
Lo strumento impiegato per l’utilizzo ha la forma di una penna e la punta di un ago, usata appunto per bruciare la carne. La tecnica di incisione è dolorosa e crudele, chi si sottopone a tale esperimento appartiene alla fascia semi-giovanile, amante del brivido e del dolore. Whelan è l’uomo più tatuato della Gran Bretagna e ha cambiato legalmente il suo nome in “His Royal Majesty Body Art, King of Ink Land”, che tradotto significa Sua Maestà Reale della Body Art, Re della Terra dell’Inchiostro, è anche il protagonista di un video pubblicato su Youtube in cui si mostra nella pratica l’arte dell’incisione e della scarnificazione.
Whelan ha raccontato al mondo tramite web come qualche anno fa decise di sottoporsi alla pratica sperimentale della procedura di scarificazione, voleva migliorare l’impatto visivo dei tatuaggi tribali riprodotti sul suo volto. “Sono davvero ispirato dalle tribù maori e ci tengo che tutti i tatuaggi tribali che ho sul viso diventino tridimensionali. So che è estremo, ma questo è il mio modo di esprimere me stesso e la mia scelta di vita. Mi piace”.
Sono molte le persone che come Whelan hanno poi deciso di farsi riprodurre incisioni crude e sottopelle anche in parti molto delicate del corpo. La strana moda della scarnificazione rientra in quel genere di tendenze comuni tra i giovani che usano il proprio corpo come elemento da mettere in mostra e/o per riprodurre un’inedita ed innovativa forma d’arte.