“Chi di noi non si sente a disagio nell’affrontare anche la sola parola povertà? Ci sono tante forme di povertà: fisiche, economiche, spirituali, sociali, morali. Il mondo occidentale identifica la povertà anzitutto con l’assenza di potere economico ed enfatizza negativamente questo status. Il suo governo, infatti, si fonda essenzialmente sull’enorme potere che il denaro ha acquisito oggi, un potere apparentemente superiore a ogni altro. Perciò un’assenza di potere economico significa irrilevanza a livello politico, sociale e persino umano. Chi non possiede denaro, viene considerato solo nella misura in cui può servire ad altri scopi. Ci sono tante povertà, ma la povertà economica è quella che viene guardata con maggior orrore. Non possiamo però dimenticare che non esistono solo le povertà legate all’economia. È lo stesso Gesù a ricordarcelo, ammonendoci che la nostra vita non dipende solo dai nostri beni”.
Silvia Zoppi Garampi, docente di letteratura italiana all’Università Suor Orsola Benincasa, cita Papa Francesco, e il suo intervento nella prefazione al libro del cardinale Müller “Povera per i poveri. La missione della Chiesa”, per spiegare la scelta della parola povertà come tema della sesta edizione dei Colloqui internazionali di Letteratura Italiana, il progetto di ricerca sulla storia delle parole nella tradizione letteraria italiana.
Un progetto ideato da Silvia Zoppi nel 2004 che, con cadenza biennale, ospita specialisti di rango internazionale, per analizzare di volta in volta un lemma scelto nell’ampio corpus dell’intera letteratura italiana. “Gli interventi e le discussioni di ciascun incontro – spiega Silvia Zoppi – intendono tracciare, nel loro insieme, la storia del valore assunto dal lemma nelle opere letterarie e nei dibattiti critico-letterari italiani dal Medioevo all’Età contemporanea”. Un progetto che si è subito ampliato perché già dalla terza edizione ognuna delle sessioni di lavoro viene introdotta da una relazione di ambito non letterario (storico, artistico, giuridico, sociologico, scientifico) con l’obiettivo di ampliare le conoscenze sulle accezioni e l’uso del termine e confrontare impostazioni e metodologie critiche differenti.
La sesta edizione, in programma dal 27 al 29 Maggio nella Biblioteca Pagliara del Suor Orsola, sarà dedicata alla parola “Povertà”, declinata e analizzata nelle sue diverse implicazioni non solo letterarie ma anche sociologiche, teologiche, giuridiche o artistiche (dal cinema alla musica) perché ognuna delle cinque sessioni dei tre giorni del convegno sarà aperta da uno studioso di altre discipline: la sociologa Silvia Pettiti, per raccontare la storia del missionario centenario Arturo Paoli, grande amico di Papa Francesco, il teologo Gaetano Di Palma per analizzare il senso della beatitudine gesuana (“Beati i poveri”), il musicologo Antonio Rostagno per parlare della povertà nel melodramma (da Puccini a Verdi), il costituzionalista Marco Ruotolo per analizzare il rapporto tra povertà e diritto, e lo storico del cinema Augusto Sainati, per ripercorrere il senso della povertà nelle straordinarie sceneggiature di Cesare Zavattini, indissolubilmente legate alla regia di Vittorio De Sica, da Sciuscià a Ladri di Biciclette.
La sessione di apertura è fissata per Mercoledì 27 Maggio alle ore 15 con l’introduzione del Rettore del Suor Orsola, Lucio d’Alessandro e il coordinamento dei lavori affidato al Preside della Facoltà di Scienze della Formazione, Enrico Corbi. La relazione d’apertura spetterà al filologo Corrado Bologna e sarà dedicata al tema “Povertà dei corpi, povertà degli spiriti”.
Presentazione de “I Colloqui internazionali di Letteratura Italiana”
Il progetto dei Colloqui internazionali di Letteratura Italiana è nato nel 2004 proprio all’Università Suor Orsola Benincasa, sostenuto dall’allora Rettore Francesco De Sanctis e dall’attuale Rettore Lucio d’Alessandro, già Preside della Facoltà di Scienze della Formazione, riscuotendo da subito un grande successo per l’originalità dell’idea, per l’apporto scientifico di molti tra i più prestigiosi studiosi di letteratura italiana e per la suggestiva sede in cui raduna studiosi e ricercatori.
La cadenza biennale ha contribuito a rendere i Colloqui un appuntamento ormai fortemente radicato tra le attività culturali partenopee e riconosciuto da un’ampia comunità scientifica nazionale e internazionale, anche perché ogni incontro ha sempre avuto relatori internazionali e vi sono stabilmente prestigiosi studiosi di università di altri Paesi nel comitato promotore dei Colloqui.
Gli atti delle prime due edizioni, a cura della casa editrice CUEN, sono usciti nel 2006 per la parola-tema Illusione e nel 2008 per la parola-tema Ordine e hanno ricevuto diverse recensioni sulle principali riviste letterarie. I successivi tre Colloqui dedicati alle parole Silenzio, Unità e Fortuna. sono pubblicati dalla prestigiosa Salerno Editrice di Roma nella collana “Storia e Testi” diretta da Paolo Orvieto