L’imperatore Tiberio noto per la sua predilezione per la “bella vita”, quando riuscì a scappare dalla chiassosa e caotica Roma scelse come buen retiro l’incantevole Capri per svagarsi e dedicarsi a quello che veniva definito dagli antichi romani “ozio contemplativo”.
A Capri Tiberio possedeva ben 12 ville, ma la principale e la sua preferita era Villa Jovis, costruita nel I sec. d.C. sull’estremo promontorio est dell’Isola e estesa su un’area di circa 7.000 metri e che domina l’intero promontorio di Monte Tiberio e la conca che scende verso Cesina.
La vista mozzafiato che si può godere dal lato nord abbraccia buona parte del Golfo di Napoli, spaziando dall‘Isola di Ischia fino a Punta Campanella, mentre il lato sud affaccia sul centro di Capri.
Scoperta nel XVIII secolo durante il dominio di Carlo di Borbone, Villa Jovis solo nel 1932 fu messo in atto un lavoro di recupero capace di valorizzare realmente le rovine di Villa Jovis. L’opera di restauro fu diretta dall’archeologo Amadeo Maiuri permise di liberare il sito dalle macerie che si erano accumulate nel corso degli anni. Molti reperti sono conservati nelle sale del Museo Archeologico di Napoli e nella Chiesa di Santo Stefano a Capri.
Le sue caratteristiche architettoniche ricordano quelle delle classiche ville del periodo romano, ma anche quelle di una piccola fortezza. Al centro si trovavano le cisterne per la raccolta delle acque piovane, usate sia come acqua potabile che come riserva destinata alle vasche delle terme.
Sul versante ovest della villa trovava posto il quartiere dei servi e a nord l‘alloggio dell’imperatore e dei suoi collaboratori più fidati, come l‘astrologo Trasillo. Il versante est, invece, era occupato dalla sala del trono.
Villa Jovis è visitabile con i seguenti orari :dalle 10.00 alle 14.00 dal 1 novembre al 31 marzo, dalle 09.00 alle 18.00 dal 1 aprile al 31 ottobre.