I Quartieri Spagnoli come non li avete mai visti: si chiama Quore Spinato la particolare visita guidata nei quartieri spagnoli di Napoli alla ricerca dei duecento dipinti di Cyop&kaf, i maestri della street art napoletana.
La visita è organizzata dall’Associazione Hermes ogni mese, in genere nell’ultimo fine settimana e le prossime si svolgeranno Sabato 30 e domenica 31 maggio. Gli operatori di Hermes accompagneranno i partecipanti tra gli stretti vicoli dei quartieri spagnoli di Napoli alla ricerca delle opere di Cyop&Kaf.
Ma che cos’è veramente Quore Spinato?
Quore Spinato è la storia di una riqualificazione involontaria. I muralisti Cyop&Kaf iniziano a dipingere murales nei Quartieri Spagnoli di Napoli, e ancora e ancora… diventano più di 200, un concept che diventa una specie di attrattiva turistica.
I Quartieri diventano le tele naturali dei due artisti napoletani dove ogni spazio è ottimo per operare: muri, portoni, cancelli, edicole, bassi e il tutto con il consenso entusiastico degli abitanti e dei proprietari, una quinta teatrale alle spalle della centralissima Via Toledo che si immerge in un reticolo di strade fitte prima popolate tra usura e prostituzione che oggi sta vivendo il suo mutamento.
La meravigliosa opera di riqualificazione degli artisti, non si ferma a questo, Quore Spinato diventa anche un libro pieno di interviste, concerti, feste in piazza, mostre. Un progetto iniziato dipingendo per le strade ma che è ben altro:
“[…] ho dipinto (e continuerò a farlo) per tre anni consecutivi per le strade dei Quartieri Spagnoli. Aggredendo da ogni confine: Corso Vittorio Emanuele, Pignasecca, Chiaia, restando imbrigliato nelle maglie fitte della scacchiera pensata a suo tempo per le truppe spagnole, il cuore inesplorato e temuto perché vestito di una corazza di cliché. L’ho fatto di giorno, cominciando da quegli edifici che – distrutti dal terremoto e mai restaurati – sono considerati da tutti terra di nessuno; e quando il primo passante, vedendomi operare (è chirurgia la pittura, l’ho già scritto), si è fatto avanti e mi ha chiesto di dipingere anche la porta del suo basso, inconsapevolmente ha messo in moto una reazione a catena che, come la biglia di un flipper mi ha catapultato da un muro all’altro, di basso in basso, garage dopo garage, per soddisfare le richieste di quanti (tanti, troppi per le mie sole forze) mi chiedevano un dipinto anche per loro.”
(tratto da “Quore Spinato” di cyop&kaf)
La visita guidata organizzata dall’Associazione Hermes, rappresenta un’opportunità insolita e diversa, un giro ricco di emozioni arricchito da aneddoti particolari e da una mappa preparata ad arte da Cyop&Kaf, per spiegare al visitatore, cos’è Quore Spinato.
Parallelamente al libro, i due writers napoletani, hanno girato un documentario sempre nei vicoli dei Quartieri Spagnoli, ispirato al tradizionale rito del Cippo di Sant’Antonio: Il Segreto
Il Segreto segue le avventure di una banda di ragazzini alle prese con una frenetica quanto misteriosa ricerca. Ogni pomeriggio, divisi in piccoli gruppi, si dirigono nei quartieri eleganti della città. Raccolgono abeti dismessi dopo le feste natalizie e li nascondono in uno spazio abbandonato tra i palazzi. È il loro segreto. Per difenderlo dagli assalti dei nemici, reali o immaginari, la mattina si marina la scuola e la notte si monta la guardia fino a tardi.
Nel filmato, si scopre l’esistenza di regole interne, di codici di comportamento, di consuetudini che si tramandano da una generazione all’altra. Sono gli stessi bambini che a scuola appaiono svuotati, pigri, demotivati, oppure, all’opposto, incontenibili e irrequieti. In quei giorni li ritrovi invece appassionati, assorti e disciplinati.
Lo spettatore è così messo a parte del segreto che i ragazzi dei quartieri custodiscono come veri protagonisti di una Napoli inusuale ma assolutamente vera e genuina.
Per chi non lo sapesse il Cippo di Sant’Antonio, che a Napoli viene chiamato in dialetto Sant’Antuono, è un vero e proprio rituale: il beato del fuoco, protettore del bestiame e dei campi, la cui fiamma purificatrice saluta l’anno nuovo, scacciando malanni e malocchi. La notte dei falò, che illumina a giorno le strade di ogni 17 gennaio, ha origini remote, che abbracciano tradizioni profane e cristiane.