Come se non fossero bastati i fatti di sangue avvenuti a Secondigliano pochi giorni fa, stamattina intorno alle 11.00, un’esecuzione in piena regola, ha sconvolto e terrorizzato gli studenti universitari, in quella che sarebbe dovuta essere, una normale giornata di studio.
Gennaro Fittipaldi, un pregiudicato di appena 24 anni, è stato ucciso a colpi di arma di fuoco in via Calata Porta di Massa, nella zona universitaria di Napoli. A quanto riferisce la polizia il ventiquattrenne è stato colpito mortalmente alla testa. Le indagini già dai primi rilievi davano per scontato che si sia trattato di un’esecuzione.
La vittima dell’esecuzione, era già noto alle forze dell’ordine perchè coinvolto nell’accoltellamento di tre negozianti pakistani, il 26 settembre del 2010, che si erano rifiutati di pagare il pizzo.
I carabinieri riuscirono ad accertare, anche grazie alla collaborazione delle vittime, che una ventina di giorni prima un tale Gennaro si era recato nel negozio di frutta dei tre per chiedere il pagamento di una estorsione da 150 euro alla settimana. Le indagini seguenti all’accoltellamento dei tre pakistani portarono alla cattura di Fittipaldi, rintracciato a casa della sorella.
Potrebbe quindi essere questo. il collegamento e il movente che però è ancora tutto da accertare.
Quale che sia la causa di tanta efferatezza, l’unica certezza è stato il conseguente panico negli occhi degli studenti: “Abbiamo sentito un forte botto, ma pensavamo si trattasse di uno dei soliti fuochi che si sentono ogni giorno per le strade del centro storico. In un primo momento nessuno di noi si è spaventato ma poi uscendo fuori dal cancello principale della facoltà ci siamo resi conto di quanto era realmente avvenuto. Le scene di panico sono state immediate, c’era gente che urlava e noi siamo tornati dentro per la paura. Speriamo che un fatto del genere non accada mai più perché se è vero che questa è una città difficile, è altrettanto vero che è frequentata da ragazzi semplici come noi che non vogliono trovarsi in mezzo a queste situazioni “.
” È un fatto gravissimo ” ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris commentando l’agguato in piena zona universitaria. “Chiedo al Governo di non tagliare risorse perché la sicurezza è fatta anche di risorse economiche. Ci vogliono più uomini e risorse “. Dal primo cittadino di Napoli è stata espressa vicinanza alle forze dell’ordine e alla magistratura che mettono massima attenzione.