Nonostante l’emergenza meteo, le piogge e le grandinate che hanno colpito gran parte della Sicilia, ieri si è conclusa sotto uno splendido sole primaverile l’ultima giornata di questa edizione dell’Infiorata di Noto.
La manifestazione è nata ventisei anni fa, grazie all’incontro di artisti infioratori Genzanesi e Netini, ed è proprio nella città di Genzano, in provincia di Roma, che si sviluppa questa nuova tecnica pittorica.
Via Corrado Nicolaci è la via dove nasce l’infiorata, l’impatto è forte, in alto la suggestiva Chiesa di Montevergini contrapposta al palazzo del Principe Nicolaci “Villa dorata”, con i caratteristici balconi barocchi, definiti da molti i più belli del mondo.
Quest’anno l’infiorata di Noto è stata dedicata alla Catalunya e ha visto anche la presenza del presidente della Regione, Rosario Crocetta, oltre all’ondata di numerosi turisti e curiosi. Nella giornata di ieri un numero elevato di persone ha infatti preso d’assalto il centro storico della città, adornata da artisti di strada, suonatori, artigiani e tantissimi colori, simboli emblematici dell’evento.
I due larghi marciapiedi di via Nicolaci, hanno ospitato migliaia di turisti, oltre alla gente del posto, permettendo così di ammirare la bellezza del lungo tappeto floreale di 120 metri; i sedici bozzetti floreali sono stati realizzati nella notte tra il venerdì e il sabato, e già allora erano presenti turisti e curiosi, felici di poter assistere anche all’opera di allestimento.
Ad accogliere i visitatori, inoltre, bandiere spagnole e fiori, utilizzati come ornamenti ovunque nella città. Per l’occasione, è stato proposto anche un vasto programma di eventi per animare il centro storico: da un contenitore culturale di testimonianze, opere d’arte e tradizioni del Paese Iberico, all’apertura al pubblico, dopo anni di chiusura, del Palazzo Rau della Ferla, all’interno del quale sono anche state allestite alcune mostre di artisti locali.
“Sicilia e Catalogna condividono realtà importanti” – ha detto il ministro della cultura del Gobierno Catalan, Ferran Mascarell, che ha parlato proprio dalle scale del Municipio, di fronte alla maestosa Cattedrale barocca di San Corrado, che ospitava sulle scale migliaia di spettatori. “Un passato comune legato alle culture classiche e al periodo Catalano Aragonese e tradizioni singolari quali sono i tappeti floreali. Questo scambio, questa convivenza continua, questo mettere in comune una creatività condivisa, oggi continua”.
Un rapporto con la Spagna che viene inteso anche come scambio turistico e culturale: “Un tuffo nel cuore della Catalogna – ha aggiunto il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti – anche per intercettare e rafforzare rotte di turismo straniero: una nuova e felice intuizione ed una via intrapresa con determinazione. L’incontro con la Catalogna rappresenta uno scambio vero e sostanziale, uno scambio reso possibile grazie ai tantissimi che ci hanno collaborato”.
“E mediante questa splendida giornata speriamo che ognuno di voi porti nel cuore e a casa propria una piccola parte della città di Noto” Conclude il primo cittadino.
Molto caratteristica anche la sfilata con i costumi del settecento, mediante cui rivive, con fedeltà storica e con lo stesso cerimoniale, il fasto di un’epoca che vide i cittadini di Noto impegnati nella ricostruzione della loro città, distrutta dal terribile terremoto del 1693.
Insomma, l’Infiorata di Noto rappresenta ogni anno un evento suggestivo, che giunto insieme alla primavera, regala atmosfere e sensazioni particolari, non a caso cattura chi la scopre per la prima volta, come chi la conosce da anni.