E’ diventata una barzelletta, questa storia dell’autostrada che parte da Salerno e finisce a Reggio Calabria.
Nel frattempo, sono nati e cresciuti i nostri genitori, siamo nati e cresciuti noi, e le promesse dei politici di finire al più presto la realizzazione di questo collegamento non fanno neanche più scalpore, tanta è stata l’insistenza con cui le persone si sono lamentate nel corso degli anni.
Quando ormai non ci si aspettava più un lieto fine alla vicenda, dopo le innumerevoli prese in giro dalle testate giornalistiche estere, che non perdono occasione per accostare l’immagine dell’Italiano medio alla mafia, alla pigrizia e ai vizi di Berlusconi, arriva, tra una discussione e l’altra de “L’Arena” di Massimo Giletti, la grande rivelazione che probabilmente metterà un punto all’epopea iniziata nel lontano 1966.
E’ proprio in quell’anno, infatti, che cominciarono i lavori per la realizzazione dell’A3, la “scorciatoia” che conduce ogni estate i Campani nel territorio calabrese, sulle cui spiagge molti di loro trascorrono le vacanze, in alternativa alla Costiera amalfitana.
In realtà, i lavori finirono già nel ’72, ma è dal ’90 che si iniziò a modernizzare il percorso, in quanto non era presente l’obbligatoria corsia d’emergenza, oltre ai numerosi ingorghi causati dalle repentine salite e discese che seguivano l’andamento morfologico dell’ambiente.
Ospite nel programma “Domenica in” di RaiUno, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha dichiarato: “La Salerno-Reggio Calabria la finiamo. Da domani ci sarà un nuovo cda all’Anas, entro il 2015 tutti i cantieri avranno un’accelerazione definitiva e al massimo il prossimo anno concludiamo i lavori”.
L’ennesima promessa è giunta alla vigilia delle dimissioni dell’ad dell’Anas Pietro Ciucci, in servizio dal 2006, preannunciate dallo stesso lo scorso 13 aprile.
A concorrere per ricoprire il suo stesso ruolo, Gianni Armani (ad di Terna Rete Italia), Domenico Arcuri (ad di Invitalia) e Mario Virano (dg della società che deve realizzare la Tav).
Mancano circa 100 km al completamento di quei 440. Sul sito dell’Anas si trova il tracciato con l’avanzamento dei lavori.
Per quanto riguarda le spese, invece, ci ha pensato Pietro Ciucci a sfatare la diceria dei numeri esorbitanti: “Abbiamo speso tutti i soldi stanziati, cioè 9 miliardi, abbiamo completato 360 chilometri. Il costo al chilometro è stato di 20-21 milioni, cioè assolutamente meno di qualsiasi altra opera realizzata in Italia e all’estero. Non è vero che i costi sono quintuplicati”.
Si riparla, dunque, di quest’autostrada, proprio dopo le parole di due giorni fa del governatore lombardo Maroni, in occasione dell’inaugurazione della Teem-A58 (tangenziale est esterna di Milano): “Visto che le cose le sappiamo fare e rispettiamo i tempi previsti, ci candidiamo come Regione Lombardia a realizzare anche altre grandi opere, come magari la Salerno-Reggio Calabria”.