E’ finito all’Olimpiyskiy di Kiev il sogno europeo del Napoli di raggiungere la finale di Varsavia del 27 Maggio per alzare al cielo il trofeo della sesta edizione dell’Europa League – 44° edizione complessiva se consideriamo anche la vecchia Coppa Uefa -2014/2015.
Partita giocata all’insegna della pioggia e finita tra le lacrime dei circa tremila tifosi azzurri che hanno affrontato la trasferta ucraina. Match sicuramente non giocato all’altezza del Napoli, con il Dnipro bravo a difendere e ripartire per colpire gli azzurri. La sfida tra Higuain e Boyko si è ripetuta sette giorni dopo, ma il risulto è stato lo stesso: ottima prestazione del portiere e pessima quella dell’attaccante argentino, decisivo nel bene e nel male in questa stagione fin qui fallimentare; infatti all’ottavo minuto del primo tempo la prima grande occasione passa proprio per i suoi piedi ma la conclusione è solo potente e sul portiere. Con il passare dei minuti il Napoli è sembrato calare di motivazione, tanto possesso palla, tanti cross in area del Dnipro ma niente di più concreto.
Nel secondo tempo la musica non cambia, la difesa degli ucraini è pressochè perfetta e il duo Douglas-Cheberyachko vince il premio men of the match, anche se a decidere l’incontro (con un gol molto dubbio per una trattenuta su Britos) è ancora lui: Seleznyov al 57′ minuto della ripresa.
Nel post partita il tecnico Rafa Benitez non ha voluto tanto rimarcare il gol subito nella partita, tanto quello subito all’andata al San Paolo che è pesato come un macigno nel dare man forte al Dnipro e permettergli di raggiungere la finale in Polonia.
Adesso ci sono vari ragionamenti e riflessioni da fare circa la stagione degli azzurri; bisogna disperatamente conquistare almeno il terzo posto per potersi giocare le possibilità di disputare la prossima Champions League, bisogna capire il futuro di Benitez, bisogna anche capire cosa decideranno di fare i big del Napoli – vedi Higuain e Callejon – le cui voci su un addio al Napoli cominciano a suonare come un pericoloso campanello d’allarme. La stagione 2015/2016 potrebbe presentarsi, dunque, come un anno zero per la squadra del presidente Aurelio De Laurentiis, che deve raccogliere i cocci di quest’anno e portare di nuovo il Napoli ai livelli che gli competono.