Duramente contestato da circa trecento persone, a Marsala, il leader della Lega Nord Matteo Salvini non è neppure potuto scendere dall’auto.
Presso largo Zerilli, avrebbe dovuto tenere un comizio per sponsorizzare la candidatura a sindaco della città di Vito Armato (“Noi con Salvini“), ma le forze dell’ordine, in assetto antisommossa, hanno ritenuto che non c’erano le condizioni di sicurezza per far passare tra il pubblico presente in strada il segretario della Lega.
Contestatori e curiosi si erano già radunati intorno alle 20, nonostante il comizio fosse previsto per le 21.30, ma Salvini arrivò sul posto con due ore di ritardo. I contestatori si sono presentati con striscioni, fischietti, orecchie d’asino fatte di carte e bandiere con la Trinacria.
A largo Zerilli anche il segretario nazionale di ‘Noi con Salvini’ Angelo Attaguile e Felice D’Angelo, referente nella provincia di Trapani. La manifestazione è cominciata in maniera pacifica, con cori contro Salvini e la Lega. La piazzetta si è poi riempita verso le 22.30 e la polizia ha formato un cordone di sicurezza.
Qualche momento di tensione c’è stato quando un antifascista e un membro della destra marsalese stavano per venire alle mani. All’arrivo di Salvini poi, una ragazza è riuscita sfuggire ai controlli e ha sferrato un calcio contro l’auto del leghista. Allora il corteo di auto blu e polizia si è allontanato, spostandosi verso il porto, in attesa di disposizioni. Alla fine si è deciso di non tenere il comizio.
Successivamente è stato stabilito il Fermo di polizia per la trentenne marsalese che si è scagliata sull’auto del leader della Lega sferrando durissimi colpi al lunotto anteriore del mezzo. La contestatrice, che evidentemente seguiva il segretario federale, anche per il grande spiegamento di forze che ha tutelato Salvini a Marsala, molto visibile in città per tutta la sera, lo ha aspettato sotto l’albergo per inveire nuovamente, riconosciuta dagli agenti, è stata ammanettata sul posto e portata in commissariato per l’identificazione.
S.T. queste le iniziali della ragazza, già conosciuta a quanto pare alle forze dell’ordine per precedenti turbolenti, sarebbe stata denunciata a piede libero. La trentenne è stata rilasciata nelle mattinate accompagnata dalla madre che nel frattempo si era recata in commissariato dalla figlia, chiamata dagli stessi agenti di polizia.