Notizie di cronaca così se ne sentono spesso, il “cavallo di ritorno” è spesso proposto da ladri di macchine, ma sicuramente la seguente storia suona alquanto bizzarra: difatti, a quanto pare, la pratica criminale si è estesa in questo caso a un cane.
A Piscinola, infatti, Domenica sera, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato San Carlo Arena, hanno arrestato il 22enne Antonio Miranda per tentata estorsione ai danni di un 23enne di Via Sant’Attanasio.
Alla vittima, 10 giorni prima era stato rubato il cane, un Pitbull Red Nose. Successivamente, Miranda, un suo conoscente, lo aveva chiamato per dirgli di essere a conoscenza di chi aveva preso l’animale e che per riaverlo indietro bastava dare a questo presunto criminale 1000€ e nel dire ciò si era offerto di fungere da intermediario.
La vittima ha accettato di buon grado di concordare un appuntamento per consegnare a Miranda i soldi e subito dopo aver riattaccato con lui ha chiamato i poliziotti, che si sono appostati nelle vicinanze del luogo in modo da non risultare visibili a Miranda. Quest’ultimo è arrivato ed in macchina con sé aveva il cane, che, avvicinatisi al proprietario, ha iniziato a scodinzolare e lo ha affettuosamente avvinghiato.
Iniziata la trattativa per il pagamento i poliziotti sono pertanto intervenuti arrestando Antonio Miranda e dopo averlo sequestrato hanno restituito il cane al suo padrone.
Dopo avergli contestato anche la mancanza di copertura assicurativa sull’autovettura con cui era venuto all’appuntamento, i poliziotti lo hanno condotto al carcere di Poggioreale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
E’ proprio il caso di dirlo: tutto è bene quel che finisce bene.