Sono una quindicina le persone fermate e arrestate tra la Calabria e New York nell’ambito dell’indagine della Polizia di Stato e dell’Fbi su un’organizzazione criminale legata alla Ndrangheta e alle famiglie mafiose americane. Una trentina, gli indagati.
Sono in corso nei due paesi perquisizioni e sequestri. I provvedimenti sono stati emessi dalla Dda di Reggio Calabria e dalla magistratura americana ed eseguiti dal Servizio centrale operativo (Sco) e dalla Squadra mobile di Reggio Calabria, dall’Fbi e dall’Homeland security.
Un ristorante nel Queens, a New York, gestito da un calabrese incensurato assieme alla moglie e al figlio: era questa, secondo quanto ricostruito dagli investigatori attraverso intercettazioni audio e video, la base dell’organizzazione che controllava un imponente traffico di droga tra gli Stati Uniti e l’Italia.
A testimoniare e confermare invece le atrocità della ‘Nfrangheta Calabrese, alcune intercettazioni telefoniche:“Una volta mi sono mangiato un pezzo di rene e un pezzo di cuore”. A dirlo, al telefono con la moglie Eleonora, Gregorio Gigliotti, il ristoratore calabrese residente a New York, ritenuto al vertice dell’organizzazione scoperta dalla Polizia e dal Fbi.
La telefonata risale al 26 agosto 2014: l’uomo parla con la donna del suo referente in Calabria, Franco Fazio, che si sarebbe appropriato indebitamente di una parte di denaro,appartenente invece a Gigliotti. “Ancora non mi conosci, neanche tu? – dice alla moglie parlando del comportamento dell’uomo – ti ricordi una volta che ti ho detto… che allo stesso tavolo ho mangiato un soffritto…mi sono mangiato un rene e un pezzo di cuore”. La moglie, che non mostra particolare sorpresa, risponde, “perché tu sei mezzo pazzo…mi fai venire il rovescio Grè…“.
Aveva letteralmente mangiato gli organi di qualcuno – annotano gli investigatori – come gesto plateale di oltraggio alla vittima.
Facendo invece riferimento ad un’altra conversazione telefonica, Gigliotti fa riferimento per la prima volta alla ‘Ndrangheta, parlando si se stesso che, trovandosi ad un banchetto di nozze, “ha il rispetto di tutti i presenti”. “La persona della ndrangheta deve stare serio – dice sempre alla moglie – …lo sgarro… i complimenti, tutti mi vogliono, tutti sanno (chi sono io) e sono venuti lì (ride)”.
L’8 settembre del 2014, invece, è al telefono proprio con Franco Fazio, suo referente in Calabria che sta per andare in Costarica ad incontrarsi con i narcos. “Digli che non facciano troppo gli intelligenti loro…gli doveva dare 360 Eleonora no? invece di prendersi 10mila dollari si è preso 2mila di quelli che ha impallinato e 8mila sono rimasti a lui. hai capito? dovevano essere 360 e invece erano 368, Eleonora ha sbagliato“.