Ci sono appuntamenti a cui non puoi mancare. Giorni speciali che devi per forza ricordare. Il compleanno, l’onomastico, l’anniversario e prima di tutti e su tutto: la festa della Mamma.
Da bambino a scuola ti insegnano a colorare e ad incollare per dedicare un famigerato “lavoretto”. Perplesso e soddisfatto, guardi il tuo quadretto fatto con le stecchette del gelato, malamente appiccicate con la colla, contornato da cuoricini rossi e blu, un tocco in più per coprire qualche sbavatura. E’ il tuo primo lavoretto e non vuoi deludere la festeggiata. E’ un vero e proprio capolavoro e lo capisci dal sorriso e dagli occhi lucidi che ha la mamma quando glielo porgi tra le mani. In mezzo ai cuori c’è la foto del tuo visino imbronciato al tuo primo giorno di scuola. Mentre tieni la mano a lei che non guarda in camera, ma guarda te, con tutta l’ansia ed il coraggio di cui una mamma sa di dover essere capace quando, da spettatrice, assiste al primo passo del suo ometto verso il mondo.
L’entusiasmo di quella prima opera si ripeterà per tutti e cinque gli anni a seguire senza mai cedere alla noia o al rituale. Cosa non si farebbe per far sorridere la mamma?
A undici anni sei un ometto e all’entrata delle scuole medie chiedi a mamma di non accompagnarti sino all’entrata. Hai vergogna! Oramai ti senti grande! Anche se, prima di varcare quella soglia, il tuo sguardo, carico di ansia, incontra quello della mamma in cerca di coraggio ed approvazione. La paghetta, adesso, ti servirà per compare, per la prima volta, il regalo per lei. Sai che qualunque cosa le regalerai, a lei piacerà. Pensi e ci ripensi: la mamma lavora, ma sta anche a casa. Cucina, lava, stira.
E allora la scelta cade, gioco forza anche per il budget, sul completo grembiule e guanti da forno; bianco con tanti cuori ed una bella scritta “Mamma la più bella sei tu”.
L’entusiasmo, di questa “seconda prima volta”, scatena l’irrinunciabile sorriso di mamma e i suoi grandi occhi luccicano, ancora. E ora che gli amici son lontani, un bacio ed un abbraccio ci possono stare.
Quella sensazione quasi euforica, che nonostante gli anni, ha ancora il sapore dell’infanzia, si presenterà per altri tre anni, senza mai macchinarsi di routine.
Il liceo, l’adolescenza e la peluria che diventa barbetta. A scuola ti accompagna mamma, almeno quel primo giorno, ma la distanza tra lei, te e l’uscio della nuova scuola è ancor più grande.
Stenti a intravedere il suo viso, ma riesci, comunque, a scorgere la sua mano che ti saluta e quasi ti par di sentire le sue raccomandazioni. Quell’ombra lontana ti rincuora e un po’ più forte di prima, ti avvii alla nuova avventura.
I soldi non ti bastano più: la ricarica al cellulare, il calcetto, la pizza con gli amici. Quasi, quasi te ne dimenticavi! Ma papà, sotto voce, la sera prima, te lo ha ricordato. Mentre di corsa imbecchi la porta di casa, le stampi un bacio sulla guancia e le sussurri…”auguri mamma!”
A sto giro niente regalo! Ma la mamma sa, che in quell’inaspettato gesto, carico di tenerezza, c’è tutto il tuo amore. Dietro la porta di casa lei rimane lì, al tavolo della colazione, sorridente e con gli occhi lucidi.
Sarà più o meno così negli anni che verranno, nonostante i dilemmi dell’adolescenza, le fidanzate e qualche brutto voto. Sarà così anche quando, orami uomo, prima e dopo l’università, senza e poi con l’agognato lavoro. Avrai e vorrai sempre avere un pensiero per la mamma.
Libero dal cinismo della giovinezza e rassicurato dall’esperienza della maturità, ti sorprenderai a sorridere con gli occhi lucidi, davanti a quel quadretto, ritrovato per caso, fatto con le stecchette di gelato, maldestramente incollate, pieno di cuoricini rossi e blu. E’ un po’ scolorita, ma si vede ancora quella smorfia di disappunto di quel buffo bambino della foto che stringe imbronciato la mano di mamma.
I capelli sono oramai grigi, la pelle è forse un pò rugosa, e sul suo naso ci sono i segni degli occhiali, le mani sono segnate, dagli anni e dal lavoro.
La mamma è in cucina, col suo bel grembiule, uno dei tanti regali dei nipotini, impegnata a cuocere ed affettare. E mentre prepara il ragù della domenica, decidi di distrarla con un abbraccio, forte, forte ed un bacio sulla guancia, mentre le sussurri “tanti auguri mamma”
Auguri a tutte le mamme