Continua la bufera dopo la partita di Europa League che ha visto il Napoli subire ingiustamente il gol del pareggio del Dnipro per una svista clamorosa dei collaboratori dell’arbitro norvegese Moen. Da Aurelio De Laurentiis a Diego Armando Maradona, sono state molte le frasi forti dette contro l’UEFA e contro Michel Platini.
Ieri però il massimo organo europeo ha aperto un’inchiesta contro la società Napoli per il comportamento assunto dai tifosi azzurri durante la partita e a rischio è anche lo stesso presidente partenopeo, ma qui l’UEFA sta valutando se aprire o meno un procedimento disciplinare. I rischi che il Napoli corre vanno dalla squalifica dello stadio San Paolo per un turno, per aver assunto comportamenti non idonei, quali l’utilizzo dei laser contro i giocatori ucraini, lancio di fumogeni e anche aver occupato le vie di fuga, il tutto condito già da una precedente sanzione dopo Napoli-AIK Solna – sanzione congelata successivamente – del 2012. Per il presidente De Laurentiis invece bisogna aspettare per capire come andrà a finire, se si deciderà di sorvolare su parole dette per la foga del momento o di affondare il colpo e prendere provvedimenti. Di sicuro Napoli-Dnipro non è finita giovedi con il triplice fischio dell’arbitro.
Intanto, la squadra si prepara in vista della trasferta di Parma, sciopero scongiurato e quindi squadre regolarmente in campo domani, e mister Rafa Benitez varerà con ogni probabilità un ampio turn over, con il ritorno in difesa di Koulibaly al fianco di Albiol e reparto difensivo completato da Strinic e uno tra Mesto e Henrique, centrocampo composto da Inler e Gargano e attacco con Duvan Zapata coadiuvato da Mertens, Gabbiadini e uno degli uomini più usati dal tecnico spagnolo, ovvero, Callejon.