Le immagini mentali, cioè quelle immagini che formiamo nella nostra mente, sono di importanza strategica per delineare il nostro comportamento ed il nostro “clima” mentale. Se noi ci sottoponessimo ad un banale elettroencefalogramma con gli elettrodi posizionati soprattutto in zona occipitale (sul retro della nuca), ad occhi aperti otterremmo un particolare tracciato, detto “Beta”, caratterizzato da una linea irregolare con delle onde disordinate di ampiezza ed altezza diverse. Questo tracciato si riferisce, quindi, alla nostra veglia vigile, cioè la normale attitudine di coscienza che ci pone desti e reattivi di fronte alla realtà oggettiva. Se ripetiamo per la seconda volta questo esame ma ora “ad occhi chiusi” noteremmo una modificazione evidente del tracciato così ottenuto rispetto alla prima prova, cioè avremmo ora un secondo tipo di ondulazioni (“tracciato Alpha”) caratterizzato dalla comparsa progressiva di onde più regolari, più ampie ed alte, che sono caratteristiche di uno stato di “vigilanza rilassata“.
Ora comincia il divertimento: pur tenendo gli occhi chiusi vogliamo sforzarci d’immaginare il più nitidamente possibile alcune situazioni esterne, ad es. un paesaggio, l’interno di casa nostra, un volto conosciuto ecc…Nonostante abbiamo ancora gli occhi chiusi possiamo notare che il tracciato elettrico cerebrale muta ancora e ritorna sovrapponibile a quello ottenuto durante la prima prova, quando avevamo gli occhi aperti. Ma ora sono chiusi!
Com’è possibile avere questo cambiamento solamente dopo aver indirizzato la mente verso una serie di immagini particolareggiate?
La risposta sta nel fatto che gran parte del nostro cervello è incapace di discriminare un’immagine “reale” da una “fantastica”, cioè psichica. Se noi riusciamo attraverso delle opportune immaginazioni guidate a condizionare il nostro cervello con immagini positive ed in grado di darci delle buone sensazioni emotive è come se ci trovassimo realmente a reagire emozionalmente di fronte a situazioni ed accadimenti della realtà quotidiana e quindi potremmo sperimentare quelle sensazioni di piacere che normalmente abbiamo quando veniamo coinvolti da aspetti qualitativamente belli e piacevoli della realtà.
Cosa può comportare tutto questo?
Con buona possibilità otterremmo dei miglioramenti del “clima” mentale, cioè di quello stato d’animo che ci condiziona a reagire in modo più o meno positivo di fronte agli avvenimenti quotidiani. Un buon clima mentale ha buone possibilità di tradursi in un altrettanto buono stato di salute organico, dato l’intimo intreccio tra soma e psiche che caratterizza l’essere umano. Insomma: costruire belle immagini mentali può renderci più felici? Gli antichi greci dicevano che l’eudaimonia (avere un buon “daimon“, cioè una buona guida interiore) è una delle tre attitudini alla felicità.
Le altre due per inciso, sono l’eutimia (avere un buon atteggiamento verso il mondo) e l’eutichia, cioè… la fortuna!
Riccardo Talamazzi