Il film dedicato ad Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica assassinato a settembre del 2010, inizia a muovere i primi passi concreti.
Il 7 maggio, dalle 9 alle 19 all’hotel Mediterranea a Salerno, si svolgeranno i casting per ruoli minori e comparse che prenderanno parte alla fiction.
Le selezioni, affidate all’associazione “Cilento film festival”, proseguiranno poi a Napoli il prossimo 9 maggio.
Le due giornate di casting e l’organizzazione generale del film saranno curate da Claudio Correale e Margi Villa del Priore.
Si tratta dell’ultimo step prima di poter iniziare a girare le scene, a giugno, tra Pollica e Napoli.
Intanto, trapelano già le prime indiscrezioni: la fiction si intitolerà “Il sindaco pescatore”, andrà in onda in prima serata su Rai Uno e vedrà nel ruolo di Vassallo il noto attore Sergio Castellitto.
La pellicola si ispirerà al libro “Il sindaco pescatore”, scritto da Dario Vassallo, fratello di Angelo.
A breve, a Pollica, approderà la troupe che per otto settimane lavorerà alle riprese della fiction, in quella terra tanto amata dal sindaco-pescatore.
«L’intento della produzione – spiega Dario Vassallo – è quello di utilizzare attori e comparse della Campania. Lo scopo del film è combattere l’oblio ed essere anche un innesco per l’economia del territorio. Ci saranno – precisa – dalle cinquanta alle settanta persone della troupe che soggiorneranno un paio di mesi ad Acciaroli, Pollica e zone limitrofe e magari speriamo che la fiction possa seguire lo stesso successo del film “Benvenuti al sud” affinché la terra dove Angelo ha vissuto possa divenire attrazione per il turismo».
Dopo cinque anni trascorsi in giro per l’Italia per portare in giro la storia di Angelo Vassallo, suo fratello Dario non ha mai smesso di procreare iniziative utili a tenere vivi il nome e il ricordo e vede l’imminente nascita di questa fiction, come l’incipit della realizzazione di un sogno: «Racconterà la gioia e la speranza per le nuove generazioni – spiega Dario Vassallo – la prova che in un territorio difficilissimo c’è la possibilità di fare anche bella politica e la storia e le gesta di mio fratello possono essere prese ancora d’esempio e replicate sul territorio nazionale. Ho impiegato 55 mesi per arrivare a coronare questo sogno. Dopo la sua messa in onda potrò anche fermarmi un po’».