Sono stati identificati entrambi, gli uomini autori dell’attentato in Texas che erano stati uccisi dalla polizia, colti il flagrante: uno è il trentaquattrenne Nadir Soofi, e l’altro il coinquilino Elton Simpson, proveniente dall’Arizona e residente a Phoenix.
Quest’ultimo nominativo era già noto all’Fbi perché in passato era legato al terrorismo (aveva in programma un viaggio in Africa, forse per aggregarsi ai jihadisti), ma a inchiodarlo non vi era un sufficiente numero di prove.
La stessa persona in questione sarebbe l’autore dei tweet dall’hashtag #TexasAttack, messi in rete circa mezz’ora prima dell’attacco di Dallas, a mo’ di avvertimento: ad accorgersene è stata Rita Katz, direttrice del sito di monitoraggio dei jihadisti online.
La sparatoria era avvenuta dal parcheggio del Culwell Event Center, poco prima della conclusione della mostra su Maometto, organizzata dall'”American Freedom Defense Initiative” (associazione anti-islam) e dall’attivista e blogger Pamela Geller: si trattava di oltre trecentocinquanta vignette su Maometto provenienti da ogni parte del mondo, selezionate ed esposte in nome della libertà d’espressione. Era prevista, inoltre, una competizione per l’individuazione del disegno più efficace, che sarebbe stato premiato con diecimila dollari. Un addetto alla sicurezza è rimasto ferito, ma subito dopo i poliziotti (per l’occasione il luogo era stato fornito di forze dell’ordine) sono riusciti a colpire i responsabili dell’attentato, uccidendoli.
La zona è stata transennata in fretta e all’interno dell’edificio sono rimaste circa quaranta persone.