Ogni giorno in Italia si verificano in media 590 incidenti stradali, che provocano in media la morte di oltre 10 persone e 842 feriti. La fascia di età in corrispondenza della quale si rileva il maggior numero di conducenti morti o feriti è quella tra 20 e 24 anni.
La tipologia degli incidenti notturni, nello specifico, suscita particolare allarme, data l’elevata correlazione stimata con l’uso di alcol o droghe soprattutto da parte dei giovani. Un recente studio ISTAT evidenzia come alcuni comportamenti di consumo a rischio (binge drinking e droghe) siano più frequenti tra coloro che frequentano le discoteche ed i luoghi in cui si balla, comportamento osservato sia per il sesso maschile che femminile, concentrato soprattutto nel fine settimana.
Doveroso dunque, richiamare l’attenzione sulla “strage degli innocenti”, fenomeno ancora più inquietante poiché interessa le fasce di età più giovani, nello specifico facciamo riferimento ai soggetti passivi della follia omicida di chi se ne infischiano delle norme del Codice della strada.
A tal proposito una vera e propria tragedia lungo l’ex strada statale tra San Giovanni Bianco e Camerata Cornello, dove prima di una galleria, in valle Brembana nel Bergamasco, due giovani sono morti in un incidente, la scorsa notte, intorno a mezzanotte.
La dinamica è la seguente: una jeep ha perso il controllo ed è finita contro il guard-rail, ribaltandosi. Violentissimo l’impatto; entrambi gli occupanti della vettura hanno perso la vita; si tratta di due ragazzi, di 21 e 22 anni, di Santa Brigida e Cusio.
Un altro aspetto sul quale bisognerebbe richiamare l’attenzione è la tipologia stradale dove sono avvenuti gli incidenti. Sono le strade delle aree urbane quelle più a rischio. 337 degli 832 incidenti, (40,5%) sono avvenuti nei centri abitati dove si sono contati 17 morti e 379 feriti. Sulle strade statali e provinciali gli incidenti sono stati 319 (38,3 %) e hanno causato 29 morti (55,8%) e 393 feriti (39,4%).
Per una parte degli incidenti non è stato possibile accertare il tipo di strada. Ma, manto stradale a parte, sicuramente l’utilizzo di sostanze stupefacenti non gioca certo a favore di irresponsabili al volante. Questo un altro caso,quello di Aziz El Asrim, 28 anni, rinchiuso nella cella di sicurezza della caserma Calidari dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’automobilista marocchino ubriaco ha seminato il panico a Messina, investendo un’auto. Ne è scaturito un inseguimento e poi l’arresto del nordafricano sorpreso a viaggiare con un involucro contenente 25 grammi di eroina.
L’uomo, mentre si trovava alla guida della propria autovettura, dopo aver tamponato un altro veicolo, ha tentato di fuggire per le vie del centro, rincorso dal proprietario dell’auto che aveva tamponato, e che nel frattempo aveva telefonato al 113.
Non avendo più scampo El Asrim ha bloccato l’auto dopo aver imboccato contromano una via, quindi ha tentato di allontanarsi a piedi ma è stato bloccato dagli agenti delle Volanti dopo un breve inseguimento.
Il marocchino era chiaramente ubriaco com’è stato poi confermato dall’alcotest eseguito in caserma. Inoltre sull’’auto, priva di assicurazione, gli agenti hanno trovato un involucro nascosto nel cruscotto, contenente 25 grammi di eroina ed uno smartphone smarrito il giorno precedente da un cittadino messinese.
L’alcol costituisce il terzo più importante fattore di rischio per la salute, dopo il tabacco e l’ipertensione; oltre ad essere una sostanza psicotropa che può dare dipendenza, è causa di molte patologie, oltre a traumi gravi, incidenti, turbe mentali e del comportamento. Non a caso l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato le tre principali cause di incidenti stradali mortali: l’eccesso di velocità, il mancato utilizzo dei dispositivi di sicurezza, l’uso di bevande alcoliche da parte del conducente.