La situazione Whirlpool/Indesit, complice la sua drammatica attualità, è un tema caldo che sta scuotendo e non poco la sensibilità dell’opinione pubblica, perché tocca un tasto dolente con il quale noi italiani ci troviamo a dover fare i conti: quello della disoccupazione e della chiusura di molti stabilimenti a causa della dislocazione in Paesi in cui manifattura e materie prime costano meno.
Dopo aver assorbito la Indesit lo scorso Ottobre, la Whirlpool anziché investire sul territorio ha ben deciso di chiudere tre stabilimenti in Italia: ma nella sede di Carinaro (CE) le proteste si sono fatte sentire sin da subito e negli ultimi mesi non si sono mai stoppate.
I lavoratori uniti hanno espresso chiaramente il loro pensiero a tal riguardo: nessuna mediazione con Whirlpool e nessuna chiusura deve essere attuata, dopo tanti anni non si possono buttare 800 persone in mezzo a una strada, per nessuna plausibile motivazione dato che la domanda di produzione c’è ed è anche alta.
Cortei, manifestazioni e proteste continuano.
L’ultima e suggestiva forma di protesta è stata attuata la scorsa notte: gli operai di Carinaro si sono riuniti tutti, ancora una volta, dinanzi alll stabilimento, insieme alle loro famiglie, per una notte bianca con carne alla brace e all’insegna della tammorra (musica tipica locale), per godersi un momento di aggregazione dopo le ultime tristi vicende che hanno coinvolto loro ed i propri cari.
La delegata sindacale Antonietta Cerullo, tuttavia, si esprime chiaramente riguardo a questo evento: “Sarà un momento di relax con tanti bambini, che stanno soffrendo questa situazione di assoluta incertezza come noi lavoratori, ma non rappresenta assolutamente una pausa dalla nostra lotta”.