In Italia la festa dei lavoratori si tiene il primo maggio, dal 1891. La festa fu successivamente soppressa dal fascismo e ripristinata in seguito nel 1945. Come di consueto, in occasione del primo Maggio, tra concerti e gite fuori porta, gli italiani celebrano “la festa del lavoro”; ma in realtà il lavoro ancora stenta a tornare.
A confermarlo gli ultimi dati ISTAT di Marzo, i quali ci parlano di disoccupazione in aumento. L’avvio del Jobs Act non sembra portare molti nuovi posti. Si tratta del livello più alto dal novembre scorso (13,2%).
Dopo la diminuzione di febbraio, a marzo 2015 gli occupati diminuiscono dello 0,3%, con 59 mila unità in meno rispetto a febbraio, tornando sul livello dello scorso aprile. Rispetto a marzo 2014, l’occupazione è in calo dello 0,3% con 70 mila unità in meno. Il tasso di occupazione scende al 55,5%.
I disoccupati aumentano su base mensile dell’1,6%, pari a 52 mila unità in più. Nei dodici mesi il numero di disoccupati è cresciuto del 4,4% (+138 mila) e il tasso di disoccupazione di 0,5 punti. Analizzando i dati per genere, la disoccupazione cresce a marzo sia tra gli uomini (+1,5%) sia tra le donne (+1,7%).
La disoccupazione giovanile a marzo risale oltre il 43%: il tasso segna un aumento di 0,3 punti percentuali a quota 43,1%, dal 42,8% di febbraio. Si tratta del livello più alto da agosto scorso. Dal calcolo del tasso di disoccupazione – precisa l’Istat – sono esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perchè impegnati negli studi.
Il numero di giovani inattivi, nello specifico, è in calo dello 0,3% nel confronto mensile (-11 mila). Il tasso di inattività dei giovani tra 15 e 24 anni diminuisce di 0,1 punti percentuali, arrivando al 74,5%. Il numero di giovani disoccupati, mostra una lieve crescita su base mensile (+8 mila, pari a +1,2%). L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari all’11% (cioè poco più di un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza cresce nell’ultimo mese di 0,1 punti percentuali. L’occupazione dei giovani 15-24enni è sostanzialmente stabile nell’ultimo mese. Con tasso di occupazione è pari al 14,5%.
In conclusione, insomma, la festa del lavoro (più lavoro e lavoro migliore) nel nostro paese appare ancora lontana.