Quella che vi stiamo per raccontare è una storia di solidarietà del tutto inaspettata, proveniente dal mondo dei bambini, dal quale dovremmo attingere sempre più spesso.
Ci troviamo in provincia di Cosenza, per la precisione a Rovito, dove tutte le classi quinte di una scuola elementare si stavano accingendo a partire per una gita. I bimbi erano stati accompagnati presso l’istituto comprensivo di primo mattino dai loro genitori e messi su un pullman che avrebbe dovuto compiere il giro di tutte le succursali dell’istituto, per un totale di 48 bambini di età compresa tra i 9 e i 10 anni.
Il pullman arriva all’ultima succursale per prelevare la quarta classe partecipante alla visita guidata che, tra i suoi alunni, ha anche un bambino disabile costretto alla carrozzella. Il pullman, però, non è attrezzato per il trasporto a lungo termine di persone disabili e non è dotato neanche delle apposite pedane scorrevoli che permettono la salita e la discesa delle carrozzelle, impendendo, di fatto, al bambino di partecipare alla gita con tutti i suoi amichetti.
Dopo il vaglio di varie soluzioni da parte delle maestre, dei genitori del piccolo e dei genitori degli altri alunni presenti, si è deciso di non far partire il bambino al fine di evitare inutili pericoli per la sua sicurezza. Una volta appresa la notizia, i compagni di classe del bimbo disabile si sono impuntati contro le maestre affermando con decisione di non voler partire più.
“Se non viene il nostro compagno, non partiamo neanche noi!”, con queste parole i bambini hanno voluto esprimere tutta la loro solidarietà verso il loro amichetto e, dopo varie insistenze, le maestre hanno capito la profondità delle intenzioni dei loro alunni, è hanno lasciato che i genitori portassero i loro figli a casa.
Le altre tre classi presenti sul pullman non hanno potuto fare altro che unirsi nella decisione presa dalla classe in questione, così tutti gli alunni hanno abbandonato il pullman per fare ritorno alle loro case. La preside della scuola elementare ha tenuto a precisare che, nel momento in cui è stata organizzata la visita guidata, la società che si sarebbe dovuta occupare del trasporto dei bambini ha avvertito gli organizzatori di non avere in dotazione un mezzo adatto al trasporto di disabili, così la preside e le altre maestre si sono messe in contatto con altre società di trasporti ma, dopo vari tentativi, si sono rese conto che in tutta la regione non vi era una società con un pullman adatto al caso.
Per il momento la gita è solamente rimandata, ma non possiamo fare altro che dare merito al grande senso di solidarietà di questi bimbi, sperando che, in situazioni simili, tali comportamenti possano essere adottati anche dagli adulti.