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Calabria: terra ricca di storia e di natura incontaminata

Redazione Napolitan di Redazione Napolitan
1 Maggio, 2015
in Da Sud a Sud
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Calabria: terra ricca di storia e di natura incontaminata
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2015-04-30La Calabria, protesa con le sue montagne fra due mari quasi a stender la mano alla Sicilia, presenta panorami d’incomparabile bellezza e vastità. Nell’interno, si ergono ripidi monti con dense e cupe selve, dalla divina vallata del Crati all’affascinante Reggio, è tutta una fantasmagoria di marine, di colli, di monti, di costiere che s’immergono nel glauco mare e nelle quali sono qua e là incastonate, gemme preziose, le reliquie di grandi ed illustri città greche che resero famosa questa Italia antichissima. Agli incantevoli scenari della Natura va aggiunto quello che ha creato l’uomo durante secoli di civiltà: città, borghi, chiese, abbazie, castelli…

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La Calabria è una regione dalla natura aspra e selvaggia, dove in pochi chilometri dal mare si trovano rigogliosi boschi di montagna. La superficie boscata è tra le più estese d’Italia, con specie arboree di grande interesse come il pino loricato e il pino silano. Imponenti pareti rocciose, splendide radure d’alta quota, corsi d’acqua ricchi di vegetazione, oltre a quasi 800 km di coste, in parte danneggiate dalla speculazione edilizia. Tre i Parchi nazionali (Aspromonte, Sila e Pollino, ques’ultimo a cavallo con la Basilicata) e numerose riserve naturali statali, oltre all’importantissima area marina protetta di Isola di Capo Rizzuto. Moltissime le piccole aree di grande interesse naturale di cui si attende il riconoscimento.
La percentuale di territorio protetto supera il 13% della superficie regionale. Nell’ambito del Progetto Rete Natura 2000 sono stati proposti 171 SIC (siti di importanza comunitaria) e 4 ZPS (zone di protezione speciale).

Parco Nazionale del Pollino

Con una superficie di quasi 200.000 ettari, a cavallo tra Calabria e Basilicata, il Parco Nazionale del Pollino è l’area protetta piùpino_loricato_parco_del_pollino grande d’Italia. Simbolo del parco, il pino loricato sopravvive abbarbicato ai pendii del massiccio del Pollino, insieme alle piante tipiche degli ambienti montani più freddi: faggi, abeti bianchi, estese praterie e coloratissime fioriture di genziane a quote meno elevate, boschi di cerro e leccio ad altitudini ancora inferiori.

Una visita al Parco è obbligatoria per gli amanti della natura più incontaminata e selvaggia, per chi ama il trekking e l’escursionismo, il rafting ed il torrentismo più estremo.

Parco Nazionale della Sila

Le origini dell’altopiano della Sila sono da ricondurre ad epoca geologica ben più remota di quella dell’orogenesi appenninica.
Il paesaggio silano è la risultante del particolare ambiente fisico, vario e scarsamente tormentato, sul quale si adatta una diversificata fauna, una complessa vegetazione ed una presenza umana moderata, che costituiscono sistemi interagenti. Si evidenzia una pluralità di paesaggi che vanno dal tipo montano a quello collinare ed a quello pianeggiante suddiviso in alluvionale, vallivo ed a terrazze.

Il Parco ricomprende i territori già ricadenti nello storico”Parco Nazionale della Calabria” (1968). Tutela aree di rilevante interesse ambientale in Sila piccola, Sila grande e Sila greca per complessivi 73.695 ettari, in 21 Comuni, 6 Comunità Montane e 3 Province della Regione Calabria.

Promuove, altresì, lo sviluppo ecocompatibile del comprensorio silano, crocevia del Mediterraneo di storia, arte e culture succedutesi nel tempo.Sin dalla sua istituzione il Parco Nazionale della Sila ha posto tra gli obiettivi prioritari quello del riordino delle rete dei sentieri che ricadono all’interno della perimetrazione del Parco stesso.

La principale finalità di tale progetto, che è in fase di completamento, è di rendere fruibili i sentieri non solo ad una utenza più o meno esperta, ma anche a chi si avvicina per la prima volta al mondo dell’escursionismo.

parcoLungo il tracciato dei sentieri saranno posizionate delle tabelle segnavia, riportanti le indicazioni del percorso da seguire e posizionate in prossimità dei bivi, e tabelle di località indicanti la denominazione della località e la quota corrispondente. Inoltre sul retro di ogni tabella è apposto un numero identificativo che, qualora segnalato in caso di necessità, consente ai soccorsi di individuare il luogo preciso in cui ci si trova.

Il Parco Nazionale della Sila comprende alcune fra le zone più suggestive e selvagge della Calabria e comprende 3 dei 6 laghi artificiali dell’altopiano silano. Boschi di pino laricio, abete bianco e di faggio, creano l’ambiente ideale per lupi, caprioli, cinghiali, daini, scoiattoli e gatti selvatici.

L’estensione del Parco di suddivide in Percorsi storici, Percorsi Religiosi e Percorsi Naturalistici, a seconda di come si voglia vivere, questo angolo di Paradiso.

Parco Nazionale dell’Aspromonte

40.000 ettari di rigogliosa superficie boschiva ed una grande e rara varietà di specie animali e vegetali (l’aquila del Bonelli e la gigantesca felce tropicale Woodwardia radicans, tanto per citarne alcune) costituiscono il patrimonio naturalistico del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Non solo i monumenti naturali (pietre, fiumare e cascate) ed i boschi ma anche le numerose testimonianze storiche, artistiche e culturali caratterizzano questo estremo lembo della penisola italiana, che si estende per 76.178 ettari ed abbraccia 37 Comuni della Provincia di Reggio Calabria.

Secondo alcuni, il nome “Aspromonte” potrebbe derivare dal greco e significare “Monte Bianco”, per il colore chiaro di alcune sue rocce. La vetta più elevata è il Montalto (Monte Cocuzza)che raggiunge i 1.955 m s.l.m.
L’Aspromonte è il regno minacciato dello schivo lupo, del silenzioso gatto selvatico, del piccolo driomio (simile al ghiro), dell’ormai rarissimo istrice, della veloce martora, degli splendidi esemplari di faggio, abete bianco, pino laricio, alcune volte associati, altre volte unici protagonisti di foreste le cui radici si affondano nel terreno, arrestando quell’erosione che in altri punti dell’Aspromonte ha creato paesaggi aspri e contorti.
A dispetto del clima mediterraneo, è anche una terra umida e ombrosa, ricca di cascate (dette “schioppi” in dialetto calabrese)Cascate-Lifracegli-1-Santa-Cristina-dAspromonte che precipitano nelle forre e si inseguono salto dopo salto nella loro corsa verso il mare.
Questa è anche la terra dove il volo dell’aquila del Bonelli (Hieraetus fasciatus) si incrocia con quello dell’ormai mitico capovaccaio, piccolo avvoltoio sempre più raro; terra attraversata dai rapaci in migrazione, dopo aver sorvolato lo Stretto di Messina.
Terre antiche, quelle del massiccio dell’Aspromonte, anzi antichissime, avendo preceduto quelle di gran parte della penisola italiana.
A volte hanno assunto forme insolite, diventando vere sculture naturali. Le più curiose sono le “caldaie del Caldaie-del-latte-1-Roghudilatte” (tu vrastarùcia in lingua grecanica) a pochi chilometri da Chorìo di Roghudi: sette rocce che hanno la forma delle pentole in cui si bolliva il latte di cui, secondo un’antica leggenda, si pasceva il drago che qui viveva nascosto nella rocca del drago (I ròcca tu Dràgu) dal profilo adunco e minaccioso.
Per gli appassionati degli sport all’aria aperta, il Parco Nazionale dell’Aspromonte è ricco di itinerari immersi nella natura incontaminata, per scoprire e apprezzare la bellezza di una natura ancora incontaminata.
Nel Parco si pratica l’escursionismo, l’arrampicata su roccia, il torrentismo e lo sci di fondo.
Della Calabria e della sua meravigliosa natura incontaminata, potremmo parlare in eterno. Oltre ai 3 Parchi nazionali, esistono svariate riserve naturali, tutte meritevoli e degne di nota, delle quali parleremo approfonditamente in una pagina a loro dedicata.
Tags: Calabrianatura incontaminataParchi naturalispecie protette
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