Un weekend da dimenticare per la nostra nazione, per quanto è avvenuto nel nome di quello che viene etichettato come “lo sport più bello del mondo” e che troppo spesso, invece, conferma di non saper perdere occasione per esimersi dal “dimostrare sul campo” di non esserlo. E non solo.
Prima ancora che facessero irruzione sulla scena calcistica e mediatica gli incresciosi fatti di Torino, infatti, sabato sera, quell’analoga follia che condisce quegli episodi di belluina violenza è sfociata in tragedia a Nocera Inferiore.
Dario Ferrara, un ragazzo di 21 anni, è in fin di vita.
Ancora una volta, davanti ad un bar, in prossimità della frazione Villanova, uno spintone di troppo ha generato una caduta, rivelatasi condizione necessaria e sufficiente per ridurre in poltiglia una giovane vita. Il ragazzo è caduto sbattendo violentemente la testa contro il suolo. L’impatto sarebbe stato devastante, tanto è vero che il ragazzo non si è più alzato.
Subito dopo, un susseguirsi di immagini frenetiche: le scene drammatiche delle persone che cercavano di capire cosa fosse accaduto, l’ambulanza che portava via il corpo del giovane svenuto e la sezione scientifica del commissariato della polizia di Stato intervenuta sul luogo per avviare le prime indagini.
Ancora non si conoscono le cause dell’aggressione. Le indagini, portate avanti dal commissariato della polizia di Stato di Nocera Inferiore, sono concentrate sia sulle motivazioni che hanno portato alla tragedia, sia sul legame potenziale ed eventuale tra aggressione e coma del giovane Dario, originario di Nocera Inferiore, ex studente del G.B.Vico e tifoso della Nocerina, al quale i medici dell’ospedale Umberto I stanno cercando disperatamente di salvare la vita.
Ancora da chiarire le dinamiche dell’aggressione, ancora da scoprire il movente, così come risulta tutt’ora poco chiaro se sia quella caduta la reale causa che ha determinato la morte cerebrale del giovane. Già. L’unica certezza, fin qui pervenuta in merito a questa triste e confusionaria vicenda, è la morte celebrale dichiarata dai medici.
Si attende il responso del lavoro investigativo avviato dalle forze dell’ordine per apprendere notizie più certe ed attendibili, dal quale, fin qui, si evince che il presunto aggressore è indagato per lesioni gravi. Si tratta di un 25enne, allontanato dal paese, perché amici, – tra cui alcuni simpatizzanti della Nocerina – e parenti della vittima, lo stavano cercando.
Temevano che a prevalere sul senso di giustizia fosse il desiderio di vendetta.
E che, quindi, ad avere la meglio, fosse la violenza. Ancora. Ancora una volta.