Appassionata e mediterranea, autentica donna partenopea, Lina Sastri (Napoli 1953) rappresenta uno dei volti più amati della tradizione napoletana.
La personalità eclettica che la contraddistingue, lo sguardo profondo, la sua voce roca, la sua gestualità e il suo temperamento sanguigno, fanno di Lina Sastri un personaggio che non si può raccontare in poche parole.
Attrice di teatro e di cinema, cantante per vocazione, si accorge giovanissima delle sue doti artistiche, iniziando già da adolescente a calcare i palcoscenici dei teatri di quartiere. Questa passione, però, viene ostacolata dalla famiglia che la costringe a continuare la scuola senza ulteriori distrazioni. Una volta ottenuta la maturità classica, fugge da casa per seguire finalmente la sua passione. Frequenta i teatrini di Napoli; collabora per un po’ con la Nuova Compagnia di Canto Popolare; ha dei contatti con i fratelli De Filippo e l’esordio, vero e proprio, avviene insieme alla cooperativa Teatro Libero andando in scena con “Masaniello“(1974), di Armando Pugliese. Questa prova si realizza sotto il tendone di un circo e lei si divide tra il canto e la recitazione ottenendo un notevole successo di pubblico e critica.
Da allora, quel legame tanto magico quanto affascinante, tanto vero quanto vivo, quella “follia di libertà” non si è mai spezzato. Artista a tutto tondo, ha lavorato con personalità come Eduardo de Filippo e Giuseppe Patroni Griffi, passando dal teatro di ricerca alla commedia musicale, fino a “Filumena Marturano” con Luca De Filippo e la regia di Francesco Rosi.
Per quanto riguarda il cinema, gli inizi non sono dei migliori. Compare unicamente in ruoli minori, come in “Ecce Bombo”(1977), di Nanni Moretti, o “Café Express”(1980) di Nanni Loy. Il primo ruolo da protagonista arriva con “Mi manda Picone”(1983), sempre firmato da Loy, per cui ottiene un David di Donatello e un Nastro d’argento come miglior attrice.
Ed è proprio grazie a questo film, che la Sastri arriva alla canzone, cantando quasi per caso, la colonna sonora: “Assaje” di Pino Daniele.
Pino Daniele, a cui la produzione aveva chiesto di scrivere la colonna sonora di “Mi manda Picone “, inizialmente aveva rifiutato, quando seppe che Lina Sastri faceva parte del cast, cambiò idea, imponendo come condizione che fosse proprio lei ad interpretarla. Da quel momento il loro, divenne un’indissolubile legame d’amicizia.
Lina Sastri nella sua lunga carriera, ha instaurato più di un legame molto forte, primo fra tutti quello con Eduardo: ” (…) da lui ho imparato il valore del silenzio, ma ero troppo giovane, allora, e non l’ho compreso, se non più tardi, il valore del rigore, della conoscenza, della severità e della regola in teatro, per avere poi la forza e la libertà di poterla infrangere; da lui ho imparato la sensibilità dell’umiltà e di guardare oltre le cose, il tocco di una mano che, forse, è più importante di un gesto ampio; la verità è la sensibilità di un artista … un grande uomo!”
Al primo Donatello ne sono seguiti altri 4, tutti meritati, grazie ai quali, Lina Sastri è stata riconosciuta come grande attrice a livello internazionale.
Pur essendo un’artista a tutto tondo, non ha mai dimenticato le sue origini a cui è legatissima, scegliendo di cantare la musica della sua terra, con la creazione, soprattutto negli ultimi anni, di spettacoli Musicali di cui ha curato anche la regia, l’ideazione e la drammaturgia. Spettacoli che raccontano la sua appartenenza, tra parole, recitazione e danza, dando origine ad un genere Teatral-musicale tutto suo, che ha portato, con successo in tutto il mondo, sia in Europa, a Parigi, a Istanbul, al Giappone.