Stand di abiti vintage, d’avanguardia, mostre artistiche indipendenti, dj set sperimentali, ma soprattutto tanta “giovane “creatività: sono gli ingredienti del mercatino hipster, nato nel 2012 con lo scopo di promuovere il lavoro e il talento di giovani artisti napoletani. Esperti e non vengono inevitabilmente affascinati da un luogo dove poter fare “uno shopping non convenzionale”, che diventa anche un punto di ritrovo stimolante per scambiare quattro chiacchere con gli amici, riempiendosi gli occhi “di piccole meraviglie”.
L’ultimo “mercatino” si è svolto il 12 aprile al Duel Beat di Pozzuoli, una delle discoteche più rinomate di Napoli e dintorni. Il tema scelto era un tributo alla Pop-art. Curioso e interessante il titolo dell’evento “Vesuwave: Napoli come New York” con chiaro riferimento alla “new wave del Vesuvio”, un nuovo modo di fare musica che si diffuse all’alba degli anni ’80, “sull’ onda dei sommovimenti musicali d’ oltremanica”; le idee dei giovani promotori erano chiare: fare un’altra musica era possibile anche a Napoli.
Ad attirare i giovani visitatori è stata soprattutto l’area vintage: “Per me, comprare un capo vintage è un’esperienza totalmente diversa rispetto a comprare un capo in un normale negozio. Mi piace l’idea di avere tra le mani un capo che ha dietro una storia, che è come “testimone” di trend passati ma che in un certo senso non passano mai. “
Una Napoli come New York perché Napoli non ha nulla da invidiare alle altre grandi metropoli americane (e a quelle europee). Anzi, ha qualcosa in più: reca in sé tradizione e progresso, le opere di Caravaggio e la street art, la musica della grande tradizione napoletana e le nuove band emergenti. Il prossimo mercatino hipster si terrà, in una “curry spicy edition”, il primo maggio in occasione dell’evento Neuhm del 1 maggio al Panorama Beach Club di Bacoli. L’evento si svolgerà da mezzogiorno a mezzanotte.
Foto di Fabiola Adamo