Sono stati seicentoquarantacinque i giovani al di sotto dei ventinove anni che hanno rifiutato il contratto di apprendistato proposto da Expo Milano 2015.
Si trattava di una cifra variabile tra i 1300 e i 1500 euro netti al mese, per la complessiva durata di sei mesi, da maggio a ottobre di quest’anno, secondo la previsione della manifestazione più attesa del momento.
L’80% dei ragazzi sarebbe letteralmente sparito all’ultimo minuto (in ben ventisettemila avevano inviato la candidatura) senza neanche ringraziare via e-mail, e ci si domanda per quale motivo, in questo momento di crisi, qualcuno si permetta di rifiutare occasioni del genere.
L’estate al lavoro non attira? La precarietà del contratto ha frenato gli intenti? Il weekend libero era una condicio sine qua non?
Fatto sta che invece migliaia di altri giovani si sono proposti per due settimane di volontariato come accoglienza all’Expo. Secondo chi è contrario a questo evento, si starebbe “schiavizzando” chi ancora non ha molta esperienza in campo lavorativo. Secondo il commissario Giuseppe Sala, invece, “La presenza di questi volontari, esattamente come li abbiamo visti alle Olimpiadi e alle altre grandi manifestazioni, è stata definita e inquadrata d’accordo con i sindacati. Avranno un impegno di non più di 5 ore al giorno e per non più di due settimane e non avranno ruoli operativi”, come riportato dal “Corriere della Sera”.
A proposito dei giovani tiratisi indietro, lo stesso dichiara: “Il dato ha stupito anche me. Ma forse molti di questi giovani hanno avuto nel frattempo altre offerte e comunque mi rendo conto che il lavoro temporaneo non dia le garanzie che invece vengono cercate”.
Ulteriori giovani volenterosi sono quelli che nelle città della provincia di Milano stanno organizzando tour in bicicletta, cene nei musei, ecc.
I lavori di Expo 2015 continuano, anche se la burocrazia italiana rallenta di molto i procedimenti.
Il commissario Sala, riguardo ai biglietti, sostiene: “Puntiamo a venderne 24 milioni, cioè 20 milioni di visitatori e 24 milioni di biglietti perché ci saranno visite ripetute. Conto di annunciare di averne venduti 10 milioni prima dell’apertura. Stiamo preparando un Expo sicuro e che sia veramente a misura di famiglia”.