Nel 2002 nacque il Comitato Taormina Arte, costituito dal: Comune di Taormina, dal Comune di Messina e dalla Provincia di Messina, che avrebbe dovuto portare alla costituzione di una Fondazione.
Dopo tredici anni, il carattere transitorio del comitato è ampiamente andato perso. È rimasta in vita l’inerzia di una prosecuzione in cui la Regione siciliana ha solo messo i soldi, senza avere neanche un rappresentante ufficiale, tranne il commissario ad acta che da dodici anni porta avanti la liquidazione.
La vicenda Taormina Arte, dunque, continua a tenere banco. Una delegazione di lavoratori del Comitato Taormina Arte ha avuto un incontro a Palermo con la Commissione Cultura, Formazione e Lavoro dell’Assemblea Regionale Siciliana. Oltre ad alcuni esponenti del Comitato, erano presenti anche l’assessore al Turismo, Cleo Li Calzi, e l’assessore ai Beni Culturali, Antonio Purpura, il sindaco di Taormina Eligio Giardina e alcuni deputati della provincia di Messina.
Dagli esponenti della giunta Crocetta è emersa la volontà di creare la Fondazione, anche se la situazione economico-finanziaria della Sicilia è delicata, per usare un generoso eufemismo.
Come rivelato dal “Sole 24 Ore”, il debito della regione con gli istituti di credito ammonterebbe a 7 miliardi 525 milioni 547 mila euro. Cifre esorbitanti che non permettono grandi manovre, ma il passaggio da Comitato a Fondazione di Taormina Arte dovrebbe essere ufficializzato a priori.
Le parti hanno fatto il punto, dandosi appuntamento nei prossimi giorni per portare avanti il percorso procedurale finalizzato a salvare l’ente culturale e farlo diventare, come detto, Fondazione. Quello che invece continua a non quadrare, però, per ammissione stessa di Giardina, sono i numeri.
“I debiti a Taormina Arte sono stati fatti – ha detto Giardina -. Non è compito mio capire chi li ha fatti ma certamente ci sono, alcuni dicono che ammontano a 4 milioni e mezzo, l’assessore Li Calzi sostiene che con i contenziosi il debito complessivo ammonta a 7 milioni. Io so soltanto che da quando sono arrivato io il contributo regionale è sceso da 3 milioni e mezzo a 700 mila euro all’anno. Qualche piccolo debito è stato fatto anche l’anno scorso, ma i 7 milioni, in ogni caso, non sono da addebitare all’attuale Comitato. I debiti contratti nel passato andranno onorati e chiederò che vengano rateizzati e spalmati in un arco di tempo di dieci anni o almeno sette».
Ad ogni modo, l’onorevole Pippo Currenti, membro della Commissione Bilancio e Programmazione dell’Ars, ha precisato che Taormina Arte è una struttura fondamentale per l’economia del territorio: «Senza Taormina Arte l’economia del territorio verrebbe penalizzata. Spero che si recuperino più risorse possibili».
L’esponente politico di “Sicilia democratica”, inoltre, ha ricordato l’importanza di stanziare cifre sostanziose per Taormina Arte al fine di organizzare una seria programmazione: «Di recente è stata proposta dalla giunta una cifra e verrà discussa in Commissione nei prossimi giorni. Certo, si tratta di risorse che non possono risolvere il problema di Taormina Arte. Però la mia intenzione, insieme a “Sicilia Democratica”, è conferire una cifra sostanziosa per programmare gli eventi che ogni anno vengono organizzati. Dovremmo riuscire a stanziare altri 700 mila euro, altrimenti non si andrà da nessuna parte».
Ma per rilanciare davvero Taormina Arte, secondo Pippo Currenti, è necessario coinvolgere tutti i soggetti interessati al progetto.