Forse non ve ne siete neanche resi conto, ma a suon di post eccentrici e di insulti e polemiche, “Il Vrenzolario – The Original” esiste nelle vostre e nostre vite ormai da un anno!
“È iniziato tutto per gioco, – raccontano gli admin della gettonatissima pagina facebook – mai avremmo immaginato di “creare un mostro” tanto amato, seguito, copiato e anche fortemente criticato. Il nostro primordiale intento non è cambiato nel tempo: la pagina nasce con l’unico e solo scopo di raccontare una Napoli “diversa”, la stessa che emerge dai vari reportage che le tv nazionali dedicano al mondo neomelodico, piuttosto che attraverso il conclamato successo del “Boss delle cerimonie”. Comprendiamo che per una “vrenzola” finire sulla pagina come la nostra sia uno smacco duro da digerire, ma abbiamo imparato a capire che, in verotà, quello che gli arreca maggiore disagio sono i commenti dei fan che talvolta ci vanno giù davvero pesante, ma, in quel caso, ognuno è responsabile delle proprie azioni… Più che appellarci all’intelligenza e al buon senso dei nostri “follower” non possiamo fare, monitorare tutti i commenti sarebbe impossibile! Anzi, cogliamo l’occasione per lanciare un appello ai nostri fan e ai “liberi commentatori” di qualsiasi piattaforma virtuale: guagliù, prima di offendere una persona, addirittura giungendo ad augurarle di contrarre malattie incurabili e perfino di morire, ricordatevi che a prescindere da tutto, state attaccando un essere umano e prima d cliccare su “invia” sarebbe opportuno che vi chiedeste: se un commento del genere lo rivolgessero a me, come reagirei? ”
Un anno di “gioie e dolori”: “Si, questo è innegabile … E la vostra direttrice ne sa qualcosa! Quell’episodio resta senz’altro il punto più basso e vergognoso che siamo stati costretti a “subire” durante questo primo anno di vita, anche perché colpiva una persona estranea alle dinamiche della pagina, rea di aver creduto nel nostro “talento” fino ad improntare una collaborazione che, oggi, ci porta ad essere una piccola ed unita famiglia. Grazie a Napolitan, abbiamo avuto l’opportunità di costruire qualcosa di “buono” attraverso un canale apparentemente futile e di poco spessore. Vale la pena di renderlo noto, infatti: tutte le volte che i fan della pagina ci hanno segnalato problemi di carattere sociale o semplicemente storie di disagio e disperazione, una volta messi in contatto con la vostra redazione, avete sempre svolto un lavoro impeccabile ed altamente costruttivo. E questo senz’altro ci onora e ci fa sentire “utili” in qualche modo.
Tra gli aspetti positivi annoveriamo i “messaggi d’amore” che ci giungono davvero da tutto il mondo, da parte di persone che ci ringraziano addirittura per aver “migliorato la loro vita”, riempiendo di sorrisi le loro giornate che, per un motivo o per un altro, prima che “portassimo le vrenzole nelle loro vite” erano piuttosto grigie e contraddistinte da una pericolosa solitudine e questo ci spinge ad andare avanti, anche a dispetto di messaggi non proprio benevoli che puntualmente ci pervengono. Di chicche e di episodi da raccontare ne avremmo un bel po’, ma se ci bruciamo tutto in un’unica intervista, rischiamo di non avere più ragioni per incontrarci!”
Qual è il segreto del vostro successo?
“La semplicità: l’unica qualità che alla lunga premia sempre. Se hai un’idea e la porti avanti senza pomparla di “effetti speciali” si rivela sempre vincente. Ridere senza prendersi troppo sul serio dovrebbe diventare una pratica da insegnare a scuola o nelle palestre, per quanto fa bene alla vita e per quanti benefici porta nella quotidianità. Ci sono più di 160.000 persone che lo testimoniano ed è a loro che va il nostro ringraziamento più affettuoso e sincero… Siete il nostro gas!!!”