La crisi. Quella che stravolge e sconvolge vita, sogni e prospettive di tante categorie, all’interno delle quali respirano i giorni della gente comune.
Accade nell’imprenditoria, nel marketing, nei più disparati settori. E perfino nel calcio. Il Parma, in tal senso, personifica il più grande emblema di come il crack finanziario possa giungere a disgregare anche il mondo fatato per eccellenza, costellato dai fantamiliardi e da un business sinonimo, da sempre, del successo facile ed assicurato.
Accade a Torre Annunziata, dove il Savoia, squadra attualmente militante nei bassifondi del girone C del campionato di Lega Pro, per manifestare il proprio dissenso contro la crisi in cui è caduta la società che da tempo non paga lo stipendio ai suoi tesserati, ha inscenato una singolare protesta, ospitata nell’area parcheggio a ridosso dello stadio Giraud, dove la squadra disputa le gare casalinghe.
I giocatori del Savoia hanno infatti scelto di allenarsi per strada.
L’allenamento-protesta è iniziato alle 16 di ieri.
Guidati dal tecnico Papagni, e dall’intero staff tecnico, i giocatori hanno effettuato una seduta atletica di una mezz’ora, sotto l’occhio attento di un centinaio di tifosi che hanno risposto alla richiesta di solidarietà lanciata dalla squadra. Alla fine nessuno dei giocatori ha voluto rilasciare dichiarazioni. A parlare sono stati i tifosi, tornati ad affrontare con i cronisti la problematica che sabato scorso ha portato il prefetto a ordinare lo svolgimento del derby Savoia-Juve Stabia solo per gli abbonati.
“Questo pomeriggio – come si legge in una nota dell’ufficio stampa dell’A. C. Savoia – con inizio alle ore 16, l’allenamento pomeridiano della squadra sarà svolto all’esterno dello stadio Giraud, nel piazzale antistante la struttura. Con questo gesto condiviso da staff tecnico e dirigenziale, i giocatori intendono sensibilizzare la città, le istituzioni, la Lega e la Figc sulla delicata situazione in cui versano da qualche mese a questa parte, nei quali nonostante i problemi di natura economica, palesi a tutti, stanno onorando il campionato con professionalità e spirito di attaccamento alla maglia”.
Nel giorno della protesta, però, per il Savoia è giunta una buona notizia dal giudice sportivo: la Reggina (prossima avversaria dei ‘bianchi’) è stata penalizzata di 12 punti. Un fardello che comporta la retrocessione dell’undici di Reggio Calabria. Il Savoia dunque è certo di disputare i playout per evitare la retrocessione in serie D: ora occorrerà capire contro chi e con quale condizione di classifica.