Esattamente il 16 aprile del 1889 nasceva a Londra il genio comico più amato del Novecento, parliamo di Charlie Chaplin.
Attore, regista, sceneggiatore e produttore, Charlie Chaplin, fu autore di oltre 90 film. La sua personalità spiccò fortemente nel cinema muto dei primi anni del Novecento, dove Chaplin diede spazio a tutta la sua creatività. La maggior parte delle sue sceneggiature furono ideate attorno alla figura di “Charlot” ( il Vagabondo), un ometto dalle sembianze buffe e stravaganti, vestito con scarpe e pantaloni più grandi della sua taglia, un cappello a bombetta e un bastone.
Charlot rappresentava l’emblema di un uomo semplice posto ai margini della società, che affronta la sua sfortuna “cronica” sempre con il sorriso.
Nonostante il passare degli anni, è impossibile rimuovere dalla nostra memoria le tracce del ricordo di chi ha lasciato nel nostro immaginario un’impronta indelebile; a distanza di 126 anni dalla sua nascita, e 38 dalla sua morte, ancora oggi riesce a mantenere vivo l’interesse di tutti noi attraverso indimenticabili capolavori cinematografici quali:“Il Monello”, “La Febbre dell’oro”, “Luci della città”, “Tempi moderni” o “Il grande dittatore”. molto importante fu anche “Il circo”, film in cui sorsero vari problemi nella produzione a causa anche della travagliata vita privata di Chaplin, che divorziò dalla sua seconda moglie.
Questo fu solo uno dei tanti momenti spiacevoli della sua vita, in quanto nacque in una famiglia un po’ insolita per quei tempi. Il padre era un attore di varietà, consumatore abituale di alcool, che mori a soli 37 anni. La madre era una cantante che soffriva di continua depressione. Così, a soli 7 anni, il piccolo Charlie venne lanciato sul palcoscenico per esibirsi davanti al pubblico, cavandosela molto bene, da li cominciò la sua lunghissima carriera.
Della sua vita privata si ricorda che Chaplin aveva un debole per le donne molto giovani, e un grande istinto paterno che gli fece avere ben 11 figli da diverse mogli. Della sua carriera ricordiamo le conquiste più grandi: vinse tre Oscar, il primo nel 1929 con il film “Il circo”, il secondo nel 1972, il terzo nel 1973 per la miglior colonna sonora con il film “Luci della ribalta” e nell’anno precedente ricevette il Leone d’oro per l’immenso contributo dato all’arte cinematografica del XX secolo.
Tutte le sue interpretazioni, cariche di emotività, conquistarono nell’arco di 5 anni un successo talmente grande da ricoprire un ruolo rilevante nella storia del cinema. La carriera di Chaplin durò circa 75 anni; una sua grande dote era quella di trattare temi di rilevanza sociale in chiave comica.
Intramontabili le opere di Charlie Chaplin, portatrici di valori e sentimenti senza tempo quali la dignità, l’integrità morale e la solidarietà tra gli uomini contro il muro dell’indifferenza, del conformismo, dell’emarginazione, dell’oppressione e della modernizzazione coatta, nonché dell’ipocrisia della società medio-borghese.
Queste, tra le ragioni per cui l’artista per decenni ha intrattenuto e trattenuto attaccati allo schermo grandi e piccini affezionati al suo celebre alter ego Charlot, espressione di una fusione perfetta di comicità e pathos, di satira e polemica sociale.
Charile Chaplin mori il giorno di natale del 1977 a Corsier su Vevey in Svizzera. Risulta dunque doveroso, in questa giornata, avere un pensiero per Charlie Chaplin, ovvero per colui che, facendo della sua massima “un giorno senza sorriso è un giorno perso” la missione della sua vita, ha scelto di dedicarsi a donare risate ed emozioni attraverso la magia della sua arte.