La Polizia di Frontiera di Orio al Serio (Bergamo) ha smantellamento un gruppo criminale dedito al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini hanno portato all’ arresto in tre diversi Stati ‘Schengen’, Grecia, Svezia e Spagna, di ventidue tra egiziani, indiani, pachistani, siriani e romeni.
Gli accertamenti, sono partiti dall’analisi dei PNR (Passenger Name Record), che rilevava una presenza ricorrente di un indirizzo email intestato a un’agenzia di viaggi con sede ad Atene e gestita, come in seguito è emerso, da un indiano. Il successivo incrocio e confronto dei dati, ha permesso di appurare che quell’indirizzo di posta elettronica era comune a molte prenotazioni effettuate da decine di cittadini di Paesi terzi (albanesi, egiziani, siriani, pachistani, somali, eritrei, romeni) che nel corso del 2014 avevano tentato di entrare illegalmente in Italia, e di muoversi in altri Paesi dello spazio Schengen con documenti falsi.
Dall’accertata correlazione tra la mail e il transito di immigranti in posizione irregolare, è scaturita una cooperazione informativa tra le autorità di polizia di frontiera di diversi Stati membri, e una collaborazione operativa con la Direzione centrale della polizia criminale attraverso l’esperto per la sicurezza in Grecia – Scip, Servizio per la cooperazione internazionale di polizia italiana. Lo scambio di informazioni ha portato così alla scoperta di un vasto traffico di immigrati irregolari che, dalla Grecia, si dirigevano verso gli Stati dell’Unione europea, soprattutto Italia, Svezia, Spagna, Belgio e Germania.
Relativamente all’immigrazione, con l’approssimarsi della bella stagione e il miglioramento delle condizioni meteo, assistiamo al contempo a una nuova ondata di sbarchi sulle nostre coste. Migliaia di profughi, sopratutto siriani ed eritrei, in fuga verso l’Italia.
Nel Canale di Sicilia, tre barconi carichi di migranti, tra cui un gran numero di donne e bambini, partiti dalle coste libiche. Le operazioni di soccorso, scattate immediatamente sotto il coordinamento della centrale operativa della Guardia Costiera, si sono concluse con il salvataggio di quasi mille profughi. Ma purtroppo, come sempre avviene in questi casi, il bollettino degli sbarchi è stato accompagnato anche dall’aggiornamento della tragica statistica relativa al numero di persone morte durante la “traversata della speranza”. Su uno dei barconi c’era infatti anche un cadavere che è stato recuperato.
Gli sbarchi non hanno riguardato solo la Sicilia, ma si sono spinti fino in Puglia: 73 migranti sono stati rintracciati venerdì notte dalla forze di polizia nel sud Salento, dopo avere raggiunto la riva a bordo di due gommoni, uno dei quali è riuscito a riprendere il largo prima di essere bloccato dalle motovedette.