I medici le davano poche possibilità di vita, tanto che hanno preferito effettuare un parto cesareo per far nascere il bambino prematuro. Come ha raccontato la zia nel programma televisivo “Abc News”, “I medici le avevano detto che non c’erano speranze”.
Era già al quinto mese di gravidanza Sharista Giles quando tornava a casa da un concerto con alcuni amici e un incidente d’auto, in cui si è trovata coinvolta lo scorso dicembre, sembrava averle troncato le probabilità di rivedere il compagno e i suoi cari.
Dopo quattro mesi di coma, di tutto si poteva aspettare tranne che di venire a sapere di aver partorito inconsciamente un bambino sano, che tuttavia è ancora in terapia intensiva.
La ventenne americana, ricoverata in Tennessee presso l’Harriman Care and Rehabilitation, si è svegliata qualche giorno fa e le è stato comunicato di essere una mamma. Il pancione non era più delle dimensioni che ricordava, ma si è trasformato in quel bellissimo bambino che le hanno mostrato i familiari attraverso una fotografia, che la ragazza seguiva con gli occhi, come per trasmettere la voglia di conoscerlo.
La famiglia aveva già aperto su Facebook un gruppo di solidarietà e preghiera per la mamma e il figlio. Così descrivono le persone vicine a Sharista l’accaduto: “Sharista ha continuato a lottare: ha aperto gli occhi contro tutte le previsioni dei dottori. E ha potuto vedere suo figlio”. E ancora: “Ha seguito l’immagine con lo sguardo, dimostrando di volerla rivedere”.
I genitori della ragazza chiamano il bimbo Baby L., in attesa che la madre raggiunga le condizioni di salute che le permettano di capire bene cosa stia succedendo e di scegliere un nome per lui.