Di lui la ex moglie dice a “Il Sussidiario”: “Mai avrei pensato che fosse così disperato, sono scioccata, non immaginavo che potesse fare una cosa simile. Ora devo pensare soprattutto ai miei figli, sono loro che devo proteggere dalle conseguenze più drammatiche”.
Il suo ex avvocato Valerio Maraniello invece: “E’ una persona sopra le righe, ingestibile come cliente perché non ascoltava mai i consigli. Era uno che pensava che tutti lo volessero fregare, era paranoide”, come riporta “Il Fatto Quotidiano”.
Ed è proprio questo lato del suo carattere che pian piano ha fatto diventare molte delle persone che lo attorniavano “ex”.
Claudio Giardiello, l’uomo che ha ideato e attuato la strage di questa mattina nel Palazzo di Giustizia di Milano, ha cinquantasette anni, è originario di Benevento ma residente in Brianza, a Garbagnate Milanese. Imprenditore, immobiliarista, da un po’ di tempo a questa parte non riusciva ad uscire da difficoltà finanziarie, pignoramenti di beni, decreti ingiuntivi, debiti e cause giudiziarie di vario genere. In vent’anni è stato costretto a chiudere sei attività per fallimento, liquidazione o cessazione, come la società “Immobiliare Magenta” e la “Miani Immobiliare srl”.
Imputato per bancarotta fraudolenta, è entrato nel tribunale utilizzando un ingresso riservato, che gli ha permesso di portare con sé una pistola senza essere scoperto. Quattro i morti provocati dai suoi spari e dalla eccessiva paura, prima che fosse ritrovato il carnefice a 27 km di distanza dal luogo del delitto, e arrestato.