In Inghilterra aveva già avuto successo, allora il solare e professionista Costantino Della Gherardesca ha pensato di riproporlo, riadattando il programma della Bbc perché “l’originale è molto didascalico”, come ha dichiarato in un’intervista su “Il Fatto Quotidiano”.
Dal 29 marzo ogni domenica alle 21.10 su Real Time si assiste a tre prove per sei puntate di “Hair”, il primo talent italiano con protagonisti parrucchieri amatoriali, prodotto da Magnolia per Discovery Italia.
Della Gherardesca ha raccontato: “E’ gente che fa tutt’altro nella vita: avvocato, bancario, lavori molto meno creativi. E magari tagliano i cacpelli agli amici o di notte, segretamente, pettinano una bambola. Ci sono persone con una nevrosi, un’ossessione per i capelli. Hanno una fissa per i capelli e per questo vorrebbero diventare parrucchieri professionisti. Altri, invece, vogliono diventarlo per mollare il loro lavoro serio e noioso”. E ancora: “Nei talent giudici e conduttori si rivolgono ai concorrenti come se fossero delle vittime della nostra società che hanno una piccola occasione che Gesù Bambino gli ha dato per riscattarsi. Noi no: i concorrenti non sono dei piccoli passerottini feriti ma persone normali”.
I nove concorrenti si sfidano a colpi di spazzole nelle gare di creatività, tecnica e spettacolo, e il vincitore del titolo di Miglior parrucchiere amatoriale d’Italia riceverà anche un contratto di lavoro presso Tony&Guy, la cui co-fondatrice è una dei tre giudici del programma.
Ad affiancare il conduttore di Pechino Express, che ha scelto volontariamente di distaccarsi dal modello degli show con musicisti e vallette, l’hair styling Charity Cheah e il direttore artistico di Aldo Coppola, Adalberto Vanoni.
L’obiettivo futuro di Della Gherardesca, che ha dichiarato di soffrire di ansia, agorafobia e depressione, è “Un programma di viaggi dove racconto la realtà dei paesi mediorientali e islamici. Per adesso non ho occasione per farlo”.