Napoli.Pare aver trovato la sua collocazione definitiva una delle più belle fontane architettoniche della città.La Fontana del Nettuno chiamata da alcuni l’opera vagabonda, visto che nel corso dei secoli è stata spostata più volte(per l’esattezza siamo al nono “trasloco” sul territorio cittadino) campeggia finalmente in tutto il suo splendore in Piazza Municipio davanti a Palazzo San Giacomo.
Durante l’ultimo anno infatti la fontana, che troneggiava in Via Medina, è stata prima ripulita,poi smontata in circa 400 pezzi, restaurata e infine riassemblata nella nuova sede dove,a parere di occhi esperti, ha conquistato il posto di riguardo che le spetta e la giusta visibilità.
La costruzione della “Fontana del Nettuno” cominciò sul finire del XVI secolo, per volere del vicerè Enrico di Guzmán conte di Olivares che la posizionò originariamente accanto all’arsenale del porto. I lavori furono affidati a Michelangelo Naccherino, Angelo Landi, Pietro Bernini e Domenico Fontana.
Intorno al 1625, visto che la zona in cui si trovava era rimasta senza acqua, fu fatta spostare dal vicerè don Antonio Alvarez di Toledo in Largo di Palazzo, l’attuale Piazza del Plebiscito.Successivamente, ne fu nuovamente cambiata la collocazione e portata nel quartiere di Santa Lucia. Nel 1638, però, la fontana fu ancora spostata, questa volta in via delle Corregge (l’attuale via Medina) per volere del vicerè duca di Medina che ne affidò i il restauro e l’abbellimento a Cosimo Fanzago. La fontana subì molti danni nel 1647 durante la rivoluzione di Masaniello, ma fu prontamente restaurata due anni dopo per essere poi saccheggiata dal vicerè don Antonio d’Aragona che, al termine del suo mandato, portò via con sé statue, ornamenti putti e gradini di marmo della fontana.
Nel 1886 l’opera fu rimossa e portata in una delle grotte di Pizzofalcone fino a quando il comune non decise di portarla in piazza Depretis, l’attuale piazza Bovio. Successivamente, nel 2000, in occasione dell’apertura del cantiere della metropolitana, la fontana fu rimossa e, nel 2011, dopo un accurato restauro, fu riposizionata nell’originaria collocazione di Via Medina,fino all’ultimo spostamento in Piazza Municipio.
La fontana risulta, nella sua composizione odierna, formata da una grande vasca circondata da una balaustra intervallata da quattro rampe di scale. All’inizio di ogni scaletta, da ambo i lati, si trova un leone che sorregge gli stemmi del duca di Medina e della moglie Anna Carafa e dalla cui bocca fuoriesce l’acqua che termina nelle vasche sottostanti. Nella vasca centrale, invece, da due mostri marini l’acqua giunge in una vaschetta decorata con lo stemma del regno di Spagna. Ai bordi della vasca centrale, inoltre, sono posti quattro delfini con tritoni, dalla cui bocca esce l’acqua che si tuffa nella vasca sottostante.Al centro, sopra uno scoglio, due satiri e due ninfe sorreggono un’altra vasca con maschere e cavalli marini, con al centro l’imponente statua del Nettuno con in mano il tridente.