Sit-in singolare a Napoli. Ha lasciato riflettere la protesta avvenuta 3 giorni fa a Napoli, davanti all’ex scuola Belvedere. Un gruppo di senzatetto ha scelto l’abito monacale per manifestare nel quartiere del Vomero.
L’edificio scelto non è altro che un luogo in cui è stata sospesa e chiusa l’attività didattica. La scuola, liberata il mese scorso, è diventata lo scenario di protesta di circa una cinquantina di senzatetto, che hanno occupato lo stabile.
Molti dei manifestanti erano travestiti da suore e hanno denunciato un “tentativo di speculazione edilizia”. L’edificio infatti è di proprietà di un ordine religioso, per anni è stato adibito a sede scolastica. I manifestanti sostengono che la speculazione sia stata fatta a danno di chi necessita di una casa. Il tutto sarebbe in contrasto con la storia dell’edificio. L’immobile, di proprietà di una nobildonna napoletana, fu ceduto alle suore, gesto che vincolò la donazione a destinazione di uso sociale.
L’urgenza di una casa è un fenomeno diffuso nel napoletano. Se gli edifici abbandonati e di proprietà religiosa, venissero adibiti ad altro uso, ci sarebbero meno persone per strada e si realizzerebbe maggiore equità sociale.